Gruppo Consiliare MISTO – A.P.E. PIEMONT

 

Torino 11/9/2000

 

INTERPELLANZA

 

Oggetto: A.E.M. S.p.A. Gestione Budget 2000

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

EVIDENZIANDO CHE :

 

  1. con delibera del giugno 1999 l’assemblea dei soci dell’A.E.M. S.p.A. procede alla nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 1999-2001 e contestualmente ne fissa i compensi parte in ammontare fisso e parte commisurato al conseguimento effettivo dell’utile a bilancio quale sarà prefissato nel piano
  2. triennale e nel budget annuale della società da sottoporre all’approvazione del Comune di Torino entro il 31 dicembre di ciascun anno, in conformità alla Convenzione Quadro, come sotto decritto;

  3. con delibera del dicembre 1999 il Consiglio di amministrazione A.E.M. propone il piano triennale 2000-2002 nonché il budget 2000 per l’inoltro al Comune, recependo i criteri e i valori degli emolumenti di cui alla predetta assemblea;
  4. con delibera dell’aprile 2000 l’assemblea A.E.M. – consequenzialmente all’approvazione del Consiglio Comunale di Torino del proprio bilancio preventivo 2000 nel quale si trovano recepiti, tra gli altri, i valori previsionali inerenti l’A.E.M. S.p.A. – approva il budget A.E.M. 2000;
  5. con delibera del 21.07.2000 l’assemblea A.E.M. – convocata unicamente a questo fine – stabilisce, su iniziativa dell’azionista rappresentante del Comune di Torino Assessore Peveraro, di modificare gli emolumenti di cui al punto A, eliminando con efficacia retroattiva dalla data di nomina dell’attuale presidente, la quota da commisurare al risultato effettivo di bilancio e stabilendo ammontari più elevati da riconoscere in misura fissa mensile (sic!);

POICHE’

nessuna delibera di Consiglio Comunale è intervenuta a modificare il budget 2000 dell’A.E.M., recepito nel documento previsionale del Comune, l’iniziativa dell’assessore è giuridicamente viziata in quanto sottrae alla competenza dell’organo consiliare una materia che gli è propria, alterando surrettiziamente in corso d’anno i criteri ed i contenuti economici e finanziari del budget. E’ altresì viziata nel merito in quanto l’eliminazione del criterio di riferimento ai risultati effettivi – criterio inequivocabilmente stabilito per un triennio nel giungo 1999 – rappresenta un grave arretramento rispetto agli strumenti adottati dalla totalità delle società di capitali, al fine di vincolare gli amministratori agli obiettivi di gestione;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A GIUGNO 1999 (per il triennio di nomina)

 

veniva concesso a tutti i Consiglieri un compenso annuo fisso di L. 20 milioni. Al Presidente/Amministratore delegato un compenso aggiuntivo di L. 100 milioni. In aggiunta, un compenso variabile commisurato all’utile di bilancio prima delle imposte secondo il seguente meccanismo:

 

A LUGLIO 2000

 

complessivamente viene concesso un monte annuo di 495 milioni fissi, corrisposti pro-quota mensile, per qualsivoglia risultato di bilancio e quindi non viene attivato nessun emolumento variabile commisurato al risultato effettivo;

 

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per avere un quadro significativo di questo incredibile affronto al Consiglio Comunale.

 

 

 

 

 

 

Pietro MOLINO