Gruppo Consiliare MISTO – PIEMONT
Torino 20/1/2000
INTERPELLANZA
Oggetto: CITY MANAGER D’ORO
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
VENUTO A CONOSCENZA
- che il City-Manager della nostra Città vale il doppio di quello di Roma, di Napoli e così via;
- che Torino non si è affatto accorta delle migliorie che il "sullodato" avrebbe apportato ai servizi comunali ed al funzionamento della "macchina comunale";
- che, a quanto risulta all’interpellante, anziché migliorie apportate, il city manager ha creato un caos incredibile nel Palazzo comunale, con indebiti ed improvvidi spostamenti di Dirigenti e di personale (presumibilmente non allineato);
PRESO ATTO
- che le uniche macchine comunali che funzionano a dovere sono le auto assegnate a Sindaco, Assessori e naturalmente, al Direttore Generale;
- che negli Uffici Comunali, da tempo, è aleggiante un’aria di sfiducia e di incertezza per il prosieguo della collaborazione lavorativa di Dirigenti e Dipendenti, che ancora non si sono, presumibilmente, intruppati nei "CAMMELLATI" delle sinistre;
A FRONTE
- dei troppi disagi e delle troppe inadempienze verso le esigenze di troppi Cittadini delle categorie più disagiate (per lo più disoccupati o pensionati a livello di sopravvivenza, sfrattati in attesa di case che il Comune non ristruttura per mancanza di fondi);
INTERPELLA
Il Sindaco della Città per sapere:
1) su quali basi contrattuali si è concretizzata la collaborazione con il city-manager;
2) quali sono i criteri di valutazione per il premio di 75 milioni che si aggiungono agli incredibili 330 milioni di retribuzione;
3) quali sono state le migliorie apportate in Comune (oltre alla riduzione delle spese di gestione dei servizi che hanno quasi paralizzato il funzionamento);
4) quali sono stati i criteri di scelta del Direttore;
5) chi erano (e con quali curriculum) gli altri candidati.
L’interpellante richiede risposta dal Sindaco, in quanto Sua è stata la scelta del "personaggio".
Pietro MOLINO