2003329/02

 

Torino, 17 aprile 2000

 

INTERPELLANZA

 

 

OGGETTO Situazione obitorio a Torino

 

 

I sottoscritti Consiglieri

 

 

 

PRESO ATTO

 

INTERPELLANO

Il sindaco e il competente assessore

  1. quali ragioni abbiano dettato la bizzarra decisione di troncare uno storico rapporto di collaborazione con l’Università senza predisporre tempestivamente una alternativa per garantire il servizio;
  2. se corrisponda al vero che il nuovo obitorio è costati 5 miliardi, risulta sovradimensionato rispetto alle esigenze della Città (42 posti rispetto ai 6/8 necessari); che la costruzione ex novo sarebbe stata indicata in delibera come ristrutturazione;
  3. Se corrisponda al vero che gli uffici avrebbero trasmesso le lettere con la proposta di una nuova convenzione nel mese di aprile, ovvero a meno di trenta giorni dalla data teorica di apertura della nuova struttura;
  4. se corrisponde al vero che l’Amministrazione, improvvisamente consapevole di trovarsi di fronte una struttura vuota e non operativa, avrebbe contattato con incredibile faccia tosta
  5.  

     

    l’Università per riproporre in sostanza quella stessa convenzione che aveva voluto troncare creando una struttura in proprio;

  6. quali siano le concrete prospettive di soluzione ovvero se la città di Torino, a partire dal mese di giugno, si troverà senza servizio necroscopico;
  7. se il sindaco, a fronte di questa incredibile svista dell’assessore, che fa seguito alla discutibile delibera che prevede pezzi di plastica invece di una dignitosa sepoltura per le famiglie meno abbienti, non ritenga assegnare le deleghe specifiche ad un amministratore un po’ meno disattento;
  8. se non ritengano l’Assessore ed il Sindaco di avviare una inchiesta interna sulla correttezza e sulla legittimità dell’iter della delibera per la costruzione del nuovo obitorio.

 

 

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA

Agostino GHIGLIA

Giorgio CAVALLO