2002927/02
Torino, 4 aprile 2000
INTERPELLANZA
Oggetto: Nuove tariffe per servizi cimiteriali impiego di "nuovi materiali"
I sottoscritti Consiglieri, in relazione alla deliberazione n. 200001325/40 approvata dal Consiglio Comunale;
AVENDO APPRESO
Dai competenti uffici del Comune che, dietro le generali diciture della Sezione II (sepolture individuali), si leggerebbe un indirizzo (contenuto in determina dirigenziale) che modifica drasticamente i servizi gratuiti offerti dal Comune;
PRESO ATTO
- Che, invece della copertura in marmo con dicitura in bronzo recante le generalità dell’estinto, oggi il Comune fornirebbe gratuitamente copriloculi e coprifossa in plastica, sotto forma di mascherine riciclabili in cui si infila una striscia di carta con le generalità e una foto del defunto;
- Che tale indecorosa sistemazione (che accomuna il defunto a un prodotto commerciale o di consumo da supermercato) verrebbe offerta per 90 giorni a titolo gratuito, decorsi i quali la famiglia o provvede a spese proprie ad una sistemazione più degna o addirittura deve corrispondere una indennità di mora per la lapide "di plastica";
- Che così facendo il Comune ha nell’ordine: 1) diminuito il servizio offerto gratuitamente; 2) aumentato in valori assoluti le tariffe; 3) ribaltato sulle famiglie il costo della posa e della manodopera per la sistemazione definitiva determinando un aumento medio dei costi del 40%; 4) consentito un incremento artificioso degli introiti per le imprese di pompe funebri e per i fornitori di arredi funebri, che tra l’altro potrebbero riscuotere immediatamente il compenso direttamente dalle famiglie;
RILEVATO
Che in questo modo si specula sul dolore delle famiglie, costringendole a spendere di più presso i privati per sottrarre il defunto ad una sistemazione indecorosa che ferisce per le modalità con cui si accosta una persona e la sua memoria ad un prodotto da riciclaggio;
INTERPELLANO
Il Sindaco e il competente Assessore:
- Se a loro giudizio questo sistema per cui si tengono le famiglie sotto pressione, a profitto delle imprese del settore e grazie ad un ridotto impegno finanziario del Comune, non configuri, al di là degli intendimenti della delibera, una esecrabile speculazione che danneggia il cittadino e per giunta interferisce con la normali dinamiche di settore;
- Se il materiale impiegato, specie in assenza di certezza tempestiva circa la sostituzione con arredi funebri più consoni, non rischi di configurare in breve tempo i nostri cimiteri come discariche di materiale plastico;
- Se non ritengano poco rispettoso per i defunti, e comunque non consono alle nostre tradizioni, l’utilizzo di materiali plastici al posto dei marmi, che rischia di colpire, tra l’altro, le famiglie con minori disponibilità finanziarie, fino a configurare in ipotesi una fascia di "sepolti nella plastica" ovvero di defunti di seconda serie, cui non si riconosce con segni tangibili il dovuto rispetto;
- Se non ritengano di impartire al più presto direttive ai competenti Uffici e alle imprese al fine di smantellare un meccanismo che colpisce le famiglie e arricchisce i privati, ristabilendo standard minimi in ordine ad arredi funebri garantiti gratuitamente in forme più rispettose e meno commerciali.
- Se non intendano al più presto emanare nuove determinazioni in questo senso, riportando se è necessario la delibera stessa all’esame delle competenti commissioni e dell’Aula.
Ferdinando VENTRIGLIA
Agostino GHIGLIA
Giorgio CAVALLO