Città di Torino
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Gruppo Consiliare Comunisti Italiani
INTERPELLANZA
OGGETTO: Situazione dimissioni alla FIAT
- Vista l'inserzione a pagamento sui quotidiani del
23 c.m. con il titolo in oggetto, che denuncia le dimissioni
"spintanee" di un centinaio di dirigenti FIAT/IVECO;
- appreso da varie parti che in altre Aziende del Gruppo FIAT
sono da tempo praticati metodi analoghi per costringere i dirigenti
al licenziamento. Tali metodi, purtroppo ben noti a moltissimi
ex dipendenti FIAT, consistono in un rude e sbrigativo colloquio
del seguente tenore:
"O accetti di firmare le tue dimissioni subito e senza
possibilità dilatorie ed alle condizioni economiche qui
riportate o - sventolando l'altra lettera, quella di licenziamento
- te ne vai a casa immediatamente. Qualora non accetti questa
"proposta" ti chiediamo di firmare per ricevuta la lettera
di licenziamento che ti notifichiamo. Se ciò non avviene,
saremo costretti a farti accompagnare all'ingresso da un sorvegliante.
L'eventuale successivo accesso per il ritiro degli effetti personali,
potrà avvenire con il preventivo assenso scritto ed accompagnato
da personale interno predisposto.";
- nei giorni scorsi l'Associazione Dirigenti Aziende Industriali
della Provincia di Torino avrebbe segnalato i fatti suddetti
ai massimi vertici della FIAT e delle Istituzioni nazionali e
locali;
i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco
e gli Assessori competenti per sapere
- se la suddetta segnalazione è pervenuta in Comune
e, in caso affermativo, se si intende trasmetterne copia a tutti
i Consiglieri comunali;
- quanti sono, oltre al centinaio della FIAT - IVECO, i dirigenti
costretti alle dimissioni e da quali aziende torinesi del Gruppo
FIAT;
- a che cosa è dovuta una così massiccia "epurazione"
di dipendenti di alto livello da sempre considerati i più
fedeli interpreti ed esecutori delle direttive aziendali;
- se le "eccedenze" negli organici dirigenziali non
preludano ad altre "eccedenze" di operai ed impiegati
della FIAT - IVECO e altre Aziende del Gruppo FIAT.
Torino, 23 novembre 2000
Mariangela Rosolen Paolo Bonino Domenico Gallo Franco
Quesito