Venuto a conoscenza

che Stefano Lepri avrebbe diffuso un comunicato come Assessore della Città, secondo il quale condizionerebbe l’esercizio dei diritti dei cittadini di Religione Islamica nella Città di Torino (templi, cimiteri, asili) ad un rapporto di reciprocità con l’Iran, o comunque su una base di reciprocità con i Paesi Arabi;

considerato

che non sono di competenza dell’assessore Lepri le politiche relative agli asili nido ed al sistema educativo (assessore Pozzi), né quelle sui cimiteri e le onoranze funebri (assessore Torresin) e nemmeno quelle eventuali riguardanti i luoghi di culto ed il patrimonio (assessori Corsico, Perone e Passoni);

constatato

che viceversa sono di competenza dell’assessore Lepri le politiche sull’immigrazione;

si chiede al Sindaco

di sapere

• se le dichiarazioni dell’assessore Lepri facciano parte degli impegni programmatici della Giunta;
• se siano condivise dal Sindaco e rappresentino un cambiamento delle politiche della Amministrazione;
• se non si siano confusi i rapporti di reciprocità tra gli Stati con la "pari dignità" delle espressioni religiose di fronte allo Stato Italiano ed alle Istituzioni civiche;
• se non ritenga che sia necessario un approccio laico che metta al centro il dialogo ed il governo dei conflitti, la comprensione dei fenomeni, l’educazione all’esercizio dei diritti e dei doveri connessi alla nostra democrazia, piuttosto che l’opposizione di altre barriere fondamentaliste alle spinte che provengono da una parte delle comunità degli immigrati;
• se sia opportuno che ad avere le deleghe sull’immigrazione sia chi ha manifestato di avere pregiudizi che rischiano di incrementare le tensioni e compromettere gli sforzi dell’Amministrazione e delle Istituzioni.

Torino, 1 novembre 1999.

Silvio Viale