Città di Torino
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Gruppo Consiliare Comunisti Italiani
INTERPELLANZA
Oggetto: eliminazione barriere architettoniche ed interventi per l'orientamento e la mobilità dei non vedenti.
Premesso che
la città in questi anni ha finanziato ed attuato piani d'intervento per l'eliminazione delle barriere architettoniche (scivoli nei marciapiedi, ascensori nelle scuole, facilità di accesso nelle strutture e nelle sedi dei servizi sociali, possibilità di accesso nei parchi e nei giardini);
Preso atto che
la Legge n.104 del 5/2/95 (Legge Quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) stabilisce all' art. 24 che tutte le opere edilizie riguardanti edifici pubblici e privati aperti al pubblico devono essere concepite e realizzate senza la presenza di barriere architettoniche ed all'art. 26 prevede la realizzazione di tutti gli interventi necessari per garantire alle persone handicappate la possibilità di muoversi liberamente sul territorio;
Constatato che
permangono diversi luoghi pubblici e privati aperti al pubblico con barriere architettoniche che impediscono l'accesso o lo rendono particolarmente complicato;
Considerato che
tra i portatori d'handicap i non vedenti (e soggetti affini tipo retinopatici etc..) hanno particolari problemi relativi alla mobilità sul territorio, all'accesso sui mezzi pubblici ed alle stesse fermate a causa della loro strutturazione, alle difficoltà di identificare il numero del tram in partenza o in arrivo.
Si interpella il Sindaco e gli Assessori competenti per conoscere:
- se esista una mappa degli edifici pubblici e privati aperti al pubblico dove ancora risultino presenti barriere architettoniche o se sia stata per lo meno espletata un'attività di monitoraggio su tutto il territorio cittadino;
- se esista un piano per la loro eliminazione;
- se si intenda intervenire nei confronti dei gestori dei locali aperti al pubblico (coinvolgendo e sollecitando altri organismi competenti non comunali) affinchè gli stessi ottemperino le norme previste dalla Legge 104;
- se non si ritenga opportuno sperimentare delle pavimentazioni differenziate (piste tattili) utili a rendere più semplici l'orientamento e gli attraversamenti di percorsi particolarmente complicati;
- se non sia necessario avviare nel contempo una graduale sperimentazione delle nuove opportunità offerte dalle tecnologie elettroniche (infrarossi, ultrasuoni, guide satellitari, etc…) per rendere più sicura la mobilità del disabile visivo;
- se non sia opportuno dare maggiore impulso alla segnaletica acustica o all'informazione sonora sia all'interno che all'esterno dei mezzi di trasporto per rendere più agevole l'identificazione sia del numero del mezzo pubblico, sia delle fermate (sono poche le linee sulle quali è stato attivato questo utile congegno);
- se lo stesso principio (descritto al punto precedente) non possa essere attuato negli impianti semaforici, nelle stazioni ferroviarie, nei passaggi pedonali;
- se non sia utile organizzare di concerto con le Circoscrizioni dei corsi formativi - informativi per il superamento delle barriere architettoniche come momento di sensibilizzazione verso l'opinione pubblica.
Inoltre, considerata la complessità dei problemi posti si chiede:
- se non sia opportuno, al fine di approfondire i problemi inerenti al diritto alla mobilità dei non vedenti, convocare un'audizione delle associazioni di categoria ( UIC, ANPV, APRI, ed altre…) per ascoltare e conoscere dai diretti interessati le proposte ed i suggerimenti utili ad avviare un percorso finalizzato alla graduale soluzione dei problemi su esposti.
Torino, 26 ottobre 1999
Domenico Gallo Paolo Bonino Franco Quesito Mariangela Rosolen