9908733/02
INTERPELLANZA
Oggetto: Gestione Patrimonio Comunale
POSTO CHE:
- dai dati forniti dagli uffici competenti si rileva che il valore totale del patrimonio immobiliare ex IPAB o altri Enti assistenziali ammonterebbe a circa lire 40.960.507.283, di cui: lire 267.525.558.850 privi di reddito in quanto utilizzati a fini istituzionali; lire 63.592.090.000 gestiti da ATC con un reddito annuo di lire 1.599.031.519, pari al 2,50%; lire 109.842.858.433 con un reddito annuo di lire 2.350.260.164, pari al 2,14%;
- la normativa vigente, D.P.R. 616/77 e seguente, vincola i beni già destinati a finalità socio-assistenziali o pervenuti ai Comuni per effetto dello scioglimento ed estinzione di IPAB, ECA, altro;
- con la deliberazione n. 9405572/19, il Comune si impegnava a dotarsi di uno strumento "per garantire il vincolo di destinazione dei beni posti a disposizione della Città ..." individuato in uno specifico inventario, distintamente per i beni immobili e per i beni mobili,;
- l'obiettivo esplicito era l'utilizzo direttamente assistenziale, o in caso di alienazione o locazione degli immobili, l'uso del corrispettivo a finanziamento degli interventi assistenziali;
- l'uso corretto delle risorse abitative in capo ad ATC in relazione ai vincoli sui beni provenienti da IPAB o altro si rende necessario per assicurare trasparenza sulla natura degli interventi da un lato, e massimizzare la resa dei beni dall'altro;
- gli stabili o alloggi ex IPAB, ECA, di altri Enti di assistenza o provenienti da lasciti, la cui gestione è stata affidata dal Comune ad ATC, rimangono parte integrante dei patrimoni in oggetto e rientrano quindi in un piano di utilizzo diretto per finalità assistenziali o di conversione patrimoniale.
CONSIDERATO CHE:
- il diritto alla casa di cittadine e cittadini, l'emergenza abitativa cronica troppo lentamente assorbita dai Bandi Generali, la nuova emergenza abitativa determinata dalla esecutività degli sfratti ex lege 431/98, non può essere risolta in ambito assistenziale, ma va altresì affrontata in maniera coordinata dai diversi settori competenti la condizione di disagio prodotta da una molteplicità di fattori di cui uno spesso è la mancanza di casa;
- l'aumento dei cosiddetti "casi sociali" comporta un considerevole aumento di interventi di assistenza economica per tamponare la mancanza di soluzioni abitative.
TUTTO CIO' PREMESSO
la/i sottoscritta/i consigliera/i
INTERPELLANO
il Sindaco e gli Assessori competenti
PER SAPERE:
- se sia ottemperato a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta Comunale n. 9405572/19 in ordine alla compilazione dell'inventario;
- se la gestione di ATC per quanto attiene i beni immobiliari ex IPAB o altri Enti di assistenza sia rendicontata, e come siano iscritti a bilancio comunale eventuali entrate;
- se negli immobili in oggetto i locatari siano in possesso dei requisiti richiesti;
- se vi sia congruità tra rendita catastale e canone;
- se non si ritenga che tra gli immobili privi di reddito ve ne siano inopportunamente collocati molti il cui uso non è a fini assistenziali e che quindi dovrebbero pagare dei canoni di locazione;
- se non si ritenga che gli immobili utilizzati dalla Divisione Istruzione dovrebbero dar luogo ad un canone figurativo da imputare ai capitoli dell'assistenza, come pure immobili utilizzati dall'Assessorato alla Cultura, al Lavoro ed altri.
Torino, 5 ottobre 1999
Daniela Alfonzi Ennio Avanzi Mario Contu Marco Revelli