Città di Torino

OGGETTO: Servizi Pubblici Locali e ruolo Italgas

• Italgas ha versato al Comune la somma una tantum di £. 30 miliardi per chiudere il contenzioso derivante dal mancato pagamento dei diritti concessori stabiliti dalla convenzione Comune/Italgas per la distribuzione del metano a Torino;
• la rete di Torino è stata completata nei primi anni 80 e i relativi investimenti sono stati e sono tuttora finanziati anche dai circa 360.000 utenti torinesi con una quota di circa 9 lire per megacaloria, tuttora addebitata in bolletta con un costo medio annuo di circa £. 146.000 per utente, che rende ad Italgas diverse decine di miliardi l'anno;
• benché pagate anche dagli utenti torinesi, le opere realizzate restano di proprietà di Italgas, come previsto dalla Convenzione col Comune scaduta il 31/12/98;
• in vigenza della suddetta Convenzione Italgas ha esteso la rete torinese a molti comuni senza nemmeno chiedere il consenso del Comune di Torino e con modalità tecnologiche tali da annullare l'autonomia della rete torinese dalle altre reti realizzate negli altri comuni in modo da poter invocare una condizione tecnico giuridica di monopolio naturale come base per l'automatico rinnovo della Concessione scaduta il 31/12/98;

• entro giugno 2000 sarà emanato il decreto legislativo di recepimento e attuazione della Direttiva Europea in materia di liberalizzazione del settore del gas;
• il Parlamento sta approvando il Disegno di Legge 4014 che impone la gara ad evidenza pubblica per le concessioni dei servizi pubblici locali;

ritenuto che in vista della imminente liberalizzazione dei mercati dell'energia e del gas le aziende cittadine come AEM e Italgas che occupano migliaia di lavoratori, debbano attrezzarsi per dimensione, diversificazione delle attività, sinergie in modo da poter reggere la competizione dei grandi gruppi industriali stranieri, fortemente interessati ad entrare nel mercato italiano dei pubblici servizi;

osservato che la Legge 142/90 consente ancora l'affidamento diretto di un servizio pubblico locale "a una società di capitali, controllata dall'ente titolare del servizio …";

rilevato che tale società non potrebbe che essere AEM o una società comune AEM/Italgas a maggioranza pubblica, come base di partenza per lo sviluppo e la diversificazione e quindi il potenziamento di entrambe le società torinesi con effetti positivi sull'occupazione;

interpellano il Sindaco e la Giunta per sapere

se corrispondono al vero le recenti notizie di stampa secondo le quali Italgas non sarebbe interessata a sviluppare le sue attività in Torino, né a diversificarle in altri settori in collaborazione con le Aziende Pubbliche Locali (energia, acquedotti, servizi post-contatore).

Torino, 15 dicembre 1999

Mariangela Rosolen Paolo Bonino Domenico Gallo Franco Quesito