Città di Torino
________________________________________________________________________________________________
Gruppo Consiliare Comunisti Italiani
INTERPELLANZA
Oggetto: scioglimento dell' IPAB Buon Pastore.
Premesso che
- l'Opera Pia "Istituto del Buon Pastore" è assoggettata alla disciplina giuridica e amministrativa della Legge 17 luglio 1890 n° 6972 che all' art. 70 dispone lo scioglimento degli Enti quando non esercitano più alcuna attività statutaria "purché si sia al fine medesimo in altro modo pienamente e stabilmente provveduto";
- in effetti, il Comune di Torino, la Provincia e la stessa Regione Piemonte hanno costruito negli anni una rete di servizi socio - assistenziali che rispondono in modo nuovo e più adeguato ai bisogni, tant'è che il Buon Pastore da molti anni ha cessato di perseguire le proprie finalità statutarie e non svolge più alcun tipo di attività mentre i suoi dipendenti (educatori assistenziali) sono comandati dal Comune di Torino presso i servizi socio - assistenziali della città;
- il 14/10/86 la Giunta Regionale aveva deliberato lo scioglimento del Consiglio di Direzione del Buon Pastore, che non garantiva il corretto funzionamento dell'Ente e nominato un Commissario Straordinario tuttora in carica;
- nel febbraio 1998, la conclusione di una causa legale con la Regione ha portato nelle casse del Buon Pastore 3.850.000.000 di lire e un ulteriore introito annuo di 600 milioni;
- poiché l'Ente è da lungo tempo inattivo tali rilevanti cifre e il suo cospicuo patrimonio immobiliare a tutt'oggi risultano sottratti alla destinazione assistenziale, in violazione dello stesso Statuto dell'Ente e delle Leggi dello Stato.
Richiamata
la Mozione n° 34 approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 01/07/98 che impegnava il Sindaco "a intraprendere tutte le necessarie iniziative nei confronti della Regione Piemonte affinchè proceda allo scioglimento dell' IPAB Buon Pastore.
Preso atto
che il Sindaco e l'Assessore all'Assistenza si sono ripetutamente attivati al fine suddetto ma finora senza alcun esito;
Visto
che il Commissario Straordinario non ha ritenuto in tutti questi anni di proporre lo scioglimento del Buon Pastore, che avrebbe comportato l'attribuzione dei beni mobili e immobili dell'Ente al Comune di Torino.
I Sottoscritti Consiglieri Comunali interpellano il Sindaco e la Giunta per sapere:
- se non sia ravvisibile quanto meno un'omissione di atti d'ufficio nel comportamento del Commissario Straordinario del Buon Pastore e della stessa Regione Piemonte;
- se siano a conoscenza di come vengano usati i miliardi incassati dall'Ente in oggetto;
- se non ritengano di dover sottoporre a loro volta questo caso alla Magistratura, alla quale i sottoscritti inviano copia della presente Interpellanza.
Torino, 8 dicembre 1999
Mariangela Rosolen Paolo Bonino Domenico Gallo Franco Quesito