Torino 2/12/1999
INTERPELLANZA
Oggetto: I.C.I.
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO
- che dopo aver deliberato (mecc. 9910346/13) la "Sospensione esecutività avverso accertamenti imposta comunale sugli immobili relative a diverse annualità" – a seguito delle motivate proteste dei piccoli proprietari torinesi, la cui buona fede, di fronte alla confusione delle norme e dei dati sull’ICI veniva riconosciuta anche dalla Civica Amministrazione – il Comune di Torino, in data 1/12/99 ha nuovamente provveduto alla notificazione "delle nuove rendite catastali" mediante affissione in Comune, rendendo i circa 38.000 proprietari di immobili della IV "tranche" (Cit Turin, Parella, Pozzo Strada, San Paolo, Lingotto, Mirafiori) decorsi sessanta giorni, ignari destinatari di un’ICI maggiore;
- che, non solo, il Comune di Torino sembrerebbe richiedere (entro il 30 dicembre) a coloro che hanno locato ad uso abitativo i propri alloggi prima dell’entrata in vigore della legge 9 dicembre 1998 n. 431 e, pertanto, con un contratto in corso "non assistito" dalle organizzazioni sindacali, un "surplus " dell’ICI ’99 dell’1.5 annullando così l’aliquota agevolata del 4.5%;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- se non ritengano , in relazione alla generalità dei piccoli proprietari destinatari dei provvedimenti di cui
sopra e, ivi compresi i proprietari di immobili delle prime "tranche", di dover urgentemente indicare con chiarezza e trasparenza, attraverso notifica "ad personam" ciò che il Comune richiede, per il 1999, a titolo di pagamento dell’ ICI e, per i proprietari interessati agli accertamenti sugli anni 1993 e seguenti, a titolo di eventuale ulteriore pagamento, così da porre tutti i piccoli proprietari nelle condizioni di poter controllare la congruità delle somme richieste anche al fine di eventuale opposizione.
Mario BORGHEZIO