Oggetto: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DI TORINO MECC. N. 99/10346/13 IN DATA 17/11/1999, CON LA QUALE L’AMMINISTRAZIONE HA RITENUTO DI DOVER SOSPENDERE PER GIORNI SESSANTA L’ESECUTIVITÀ DEGLI AVVISI DI ACCERTAMENTO I.C.I. RELATIVI ALLE ANNUALITÀ 1993, 1994, 1995 E 1996

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

• che il tenore della deliberazione, specie nella parte in cui si fa riferimento al contenzioso sorto in merito, conferma le gravi perplessità sulla legittimità della procedura di pubblicazione dei riclassamenti adottata dal Comune di Torino, come già evidenziato dai legali del Comitato ANTI-ICI di Torino Avv. Paolo FORNO e Avv. Luca PROCACCI;

• che in particolare appare evidente la mancata corretta applicazione del paragrafo 29 bis dell’Istruzione per la conservazione del Catasto Edilizio Urbano, nella parte in cui non è stato tenuto presente l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di inviare lettera di avviso di cui all’art. 124 del Regolamento per la conservazione del nuovo catasto a favore dei possessori di immobili che abbiano provveduto nei termini alla dichiarazione delle variazioni nello stato e nei redditi prevista dall’art. 57 T.U. Imposte Dirette, così come sancito obbligatoriamente dall’art. 10 della legge 679/69, della quale il predetto paragrafo 29 bis costituisce attuazione;

• che la mancanza del Comune ha quindi avuto l’effetto di impedire ai piccoli proprietari degli immobili interessati dalle operazioni di classamento di avere effettiva e sostanziale conoscenza degli interventi unilateralmente effettuati dal Comune sui loro immobili, con violazione dei propri diritti costituzionalmente garantiti;

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere se non ritengano che i provvedimenti comunali, benchè tendano ad ovviare a precedenti errori dell’Amministrazione, anche attraverso la revoca di sanzioni precedentemente irrogate agli incolpevoli proprietari, non abbiano in ogni caso inciso su altro punto fondamentale di confusione per il cittadino, costituito dall’incertezza sull’organo amministrativo al quale ricorrere;

se non ritengano inoltre, che i provvedimenti comunali sporadicamente inviati ad alcuni contribuenti, si ignora con quale criterio, i quali recano l’avviso della possibilità di ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale, nel termine di sessanta giorni dalla notificazione del provvedimento, contrastino con quanto previsto dall’art. 10 della legge n. 679/69, regolante la materia, e dal Decreto Minsiteriale 20 luglio 1970, che ne costituisce attuazione, laddove si prevede il ricorso avanti la Commissione Censuaria Comunale nel termine di quarantacinque giorni dalla scadenza del termine di pubblicazione sull’Albo Pretorio delle variazioni;

quali urgenti misure si intenda attuare sui punti sopra indicati per ripristinare i diritti lesi dei piccoli proprietari immobiliari torinesi.

IL CAPOGRUPPO

Avv. Mario BORGHEZIO