L'area su cui insiste l’ex complesso del Buon Pastore si trova a Torino, nel quartiere di San Donato ed in particolare nell'isolato compreso tra Corso Regina Margherita, Corso Principe Eugenio e Corso Principe Oddone.
Il terreno, di forma quadrangolare, è diviso in due zone dalla differenza di quota altimetrica esistente tra Corso Regina e Corso Principe Eugenio (m 3.00 circa): la prima, più bassa, è al livello di Corso Regina ed è quasi interamente occupata dalle costruzioni; la seconda, più alta, è invece al livello di Corso Principe Eugenio. Gli edifici che insistono su di essa sono disposti lungo la porzione perimetrale dando così forma ad una grande corte centrale. Le due zone presentano rispettivamente accesso carraio e pedonale da Corso Regina Margherita e da Corso Principe Eugenio, e sono inoltre reciprocamente collegate da una scala pedonale, posta in posizione centrale. Non più impiegati dal Buon Pastore, alcuni degli edifici sono stati ristrutturati e riconvertiti negli anni più recenti ad uso ufficio ed altre attività di pubblico servizio, mentre altri versano in stato di abbandono.
Parte del fabbricato in oggetto sorge parallelo a Corso Principe Eugenio, in posizione arretrata rispetto al confine dell'area. Realizzato nel 1847 ad opera dell’Arch. Federico Blanchier ospitava originariamente la Sezione Educande dell'ex Istituto Buon Pastore. Il fabbricato, a quattro p.f.t. più un livello seminterrato, è costituito da un'unica lunga manica, con copertura del tipo a capanna, terminante a Sud-Ovest con un avancorpo quadrangolare (avente invece copertura a padiglione) e a Nord-Est con una sorta di abside formante un mezzo ellisse. Questa estremità non è più del tutto leggibile, poiché negli anni successivi venne addossata ortogonalmente la seconda porzione immobiliare. Le facciate, tutte intonacate, sono uniformi e non presentano motivi di scansione, ad eccezione delle comici marcapiano. L’edificio in disuso si presenta in cattive condizioni.
La restante porzione del compendio immobiliare è sorta postuma ortogonalmente ed in aderenza alla porzione più storica e si attesta in prossimità del confine dell'area lungo Via Moris. La porzione, edificata nel 1909 ad opera dell’arch. Carlo Losio per ospitare le Corrigende di II classe, si presenta con pianta rettangolare e copertura a padiglione. Le facciate sono intonacate e sono scandite da comici marcapiano e da lesene, che si estendono da terra fino alla linea di gronda, anch'esse sono intonacate ma in modo da imitare dei blocchi di pietra squadrata. L’edificio in disuso si presenta in cattive condizioni.
Forma parte integrante del Lotto un basso fabbricato rettangolare ad un piano fuori terra, a confine con corso Principe Eugenio; è dotato di copertura piana, struttura portante in cemento armato, quattro portoni di ingresso lato cortile in ferro e vetro a due ante. Presenta problemi di infiltrazioni di acqua dal soffitto ed umidità al pavimento. E’ privo di impianto di riscaldamento e quello elettrico non è funzionante. Tale immobile dovrà essere demolito, anche parzialmente, sia in quanto costituente superfetazione dell’impianto originario sia al fine di realizzare l’esedra di ingresso all’area a giardino pubblico.
Consistenza: complessivi 2.410 mq lordi di locali
Stato occupativo: Libero
vincolo di destinazione trentennale
Valore a base d'asta: € 1.220.000,00
Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 2019