Premesso che il Regolamento della Città di Torino n. 397 “'Acquisizione, Gestione e Valorizzazione dei Beni Immobili”, agli artt. 14 e seguenti, individua la procedura per l’assegnazione a soggetti senza fine di lucro dei beni immobili di proprietà comunale; con deliberazione della Giunta Comunale in data 15 novembre 2022 Atto n. Del. 741 è stato approvato l’elenco di immobili di proprietà comunale destinabili in concessione a fini associativi a soggetti terzi senza fine di lucro mediante le procedure disciplinate dal citato Regolamento; con Determinazione Dirigenziale n. 1665 del 6 aprile 2023 è stato approvato il presente Avviso Pubblico, si rende noto che è indetta procedura pubblica per l'assegnazione in concessione, per la durata di anni sei, dei seguenti immobili, come meglio di seguito descritti:
Le istanze di assegnazione, redatte in lingua italiana, dovranno pervenire in busta chiusa, recante all'esterno il nominativo del mittente e la dicitura: “Contiene DOMANDA per la concessione dell’immobile sito in …………….. costituente il lotto n. …..” , entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 19 maggio 2023 a mezzo posta o mediante agenzia di recapito autorizzata o consegnate a mano nei giorni lavorativi dalle ore 9.00 alle ore 16.00 (dal lunedì al giovedì) e dalle ore 9.00 alle ore 12.00 (il venerdì) presso l’Ufficio Protocollo della Divisione Patrimonio della Città di Torino – piazza Palazzo di Città 7, 4° piano – Torino.
Potranno essere presentate istanze per un unico Lotto.
Domanda 1:
Viene richiesto quali destinazioni siano ammissibili e quali no in base al piano regolatore vigente negli immobili oggetto di bando, se sia necessaria una modifica alle destinazioni d’uso e, in quest’ultimo caso, quali siano i costi da sostenere.
Risposta 1:
A tale proposito si riportano, di seguito, le disposizioni del Codice del Terzo Settore (Dlgs. n. 117/2017) in merito ai locali utilizzati dai soggetti del Terzo Settore:
L’ art. 71 comma 1 del Codice stabilisce che “le sedi degli enti del Terzo settore e i locali in cui si svolgono le relative attività istituzionali, purché non di tipo produttivo, sono compatibili con tutte le destinazioni d'uso omogenee previste dal decreto del Ministero dei lavori pubblici 2 aprile 1968 n. 1444 e simili, indipendentemente dalla destinazione urbanistica”.
Si richiamano anche, a scopo di approfondimento, il parere rilasciato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali - Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese - in data 17 novembre 2022, nonché la recente giurisprudenza amministrativa di merito (Tar Lombardia, n. 1269 del 1° luglio 2020, Tar Abruzzo n. 519 del 25 ottobre 2019, nonché Consiglio di Stato sez. VI n. 3803 del 15 giugno 2020 e sez. V n. 1737 del 1° marzo 2021).
Domanda 2:
1. Se l'istanza va presentata e firmata solo dal capogruppo del raggruppamento delineato nella dichiarazione di mandato collettivo.
2. Se si, quali documenti sono richiesti da parte degli enti del raggruppamento mandatari?
Risposta 2:
Come indicato dal Bando, alla voce "Documentazione da presentare":
Possono presentare domanda di partecipazione raggruppamenti temporanei (costituiti/costituendi) di soggetti di cui sopra, mediante la documentazione infra specificata.
...in caso di Raggruppamenti Temporanei o Consorzi costituendi : dovrà essere prodotta una dichiarazione, sottoscritta da tutti i componenti, contenente l'impegno, in caso di aggiudicazione, a conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza al soggetto designato capogruppo, il quale stipulerà l'atto in nome e per conto proprio e dei componenti mandanti.
....La dichiarazione sostitutiva di certificazione dovrà essere rilasciata ai sensi e per gli effetti degli art. 46, 47 e 76 del D.P.R. 445/2000 e successive modifiche. La stessa dovrà essere accompagnata, a pena di esclusione, da copia fotostatica del documento di identità del/della sottoscrittore/sottoscritrice (copia fotostatica del permesso/carta di soggiorno per i/le cittadini/e extracomunitari/extracomunitarie). In caso di partecipazione congiunta, dovranno essere fornite tutte le informazioni per ogni singolo/a concorrente e la dichiarazione sostitutiva di certificazione dovrà riferirsi ed essere sottoscritta da tutti i soggetti, a pena di esclusione, che dovranno singolarmente possedere i requisiti richiesti per la partecipazione alla gara e che resteranno solidalmente obbligati.
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LOTTO 1 - Corso Umbria 54
Domanda 1:
Informazioni sulla precedente ristrutturazione del tetto e, in generale, interventi e problematiche pregresse sulla struttura dell'edificio.
Risposta 1:
La costruzione del complesso immobiliare è iniziata in data anteriore al 1939, in forza del Permesso edilizio n. 108 del 16 ottobre 1893 (prot. n. 1893-1-00146) che autorizzava a "[...] costruire una palazzina per abitazione [...]” all’interno del cortile dello stabilimento produttivo Cotonificio Wild e Abegg. Non è pertanto disponibile la documentazione relativa ai progetti strutturali ed il relativo certificato di collaudo.
Non si dispone di informazioni che possano garantire in merito alla capacità portante delle strutture in conformità alle destinazioni d’uso legittimate. Si ritiene opportuno che il concessionario proceda, a propria cura e spese, con una valutazione della sicurezza della struttura esistente per determinare l’entità delle azioni che la stessa è in grado di sostenere con il livello di sicurezza minimo richiesto dalle norme tecniche sulle costruzioni prevedendo eventualmente interventi di miglioramento o adeguamento degli elementi portanti anche in funzione delle attività proposte.
In merito alla ristrutturazione del tetto, intervento previsto per la bonifica amianto dell’edificio, si rimanda alla delibera della Giunta Comunale del 18 dicembre 2020 n. mecc. 2020 02878/030 che approvava il “[...] progetto strutturale C.so Umbria, 57 (all. dal 12 al 15) [...]” e, al punto 6), dava atto che “[...] trattandosi di opera pubblica comunale, ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettera c) del D.P.R. 380/2001, il presente provvedimento deliberativo assume la valenza di permesso di costruire ai sensi di legge [...]”.
Sarà cura dell’Area Amministrativa Patrimonio procedere alla pubblicazione degli elaborati grafici non appena saranno disponibili.
Domanda 2:
Informazioni sugli attuali allacci fognari e su quelli attualmente disponibili.
Risposta 2:
Non è purtroppo disponibile la documentazione progettuale dell’impianto fognario e degli allacciamenti alla pubblica fognatura. Il concessionario avrà pertanto l’onere di verificare il funzionamento dello smaltimento delle acque nere e bianche nei rispettivi canali fognari municipali e, in considerazione del fatto che i collettori pubblici sono collocati ad una distanza dal lotto che ne rende obbligatorio l’allacciamento diretto, dovrà eventualmente intervenire, prima dell’apertura dell’attività proposta, realizzando idonei sistemi di scarichi direttamente collegati ai suddetti canali.
Domanda 3:
Se l'immobile ha l'allaccio al sistema del teleriscaldamento urbano.
Risposta 3:
Il tratto di corso Umbria in prossimità dell’immobile oggetto di concessione è attraversato da condotta DN 150 del teleriscaldamento. Si rimanda al soggetto gestore della rete di teleriscaldamento per valutare la possibilità di allacciamento alla suddetta rete.
Domanda 4:
Futura possibilità di utilizzare la porta sul retro dell'edificio e lo spazio adiacente per carico e scarico merci.
Risposta 4:
Per quanto riguarda la possibilità di realizzare uno spazio dedicato al carico-scarico delle merci, allo stato attuale nulla osta, previ accordi con la Polizia Municipale che detiene l’uso esclusivo del piazzale dedicato alla sosta veicolare. In linea di massima la sua collocazione dovrà essere in prossimità del fabbricato e il suo utilizzo dovrà avvenire nei giorni lavorativi, con orario 8 - 20, da indicare in modo esplicito sulla opportuna segnaletica; occorrerà provvedere in tal senso anche nel caso in cui ci fosse la necessità di effettuare operazioni di carico/scarico merci in orari diversi e nei giorni festivi. Si evidenzia che, a norma del Codice della Strada, lo spazio di sosta destinato al carico/scarico merci potrà essere utilizzato soltanto dai veicoli immatricolati come autocarri adibiti al trasporto di cose.
Nel caso in cui il Corpo di Polizia Municipale autorizzasse formalmente l’uso delineato sarà comunque onere del concessionario provvedere a propria cura e spese all’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie.
Domanda 5:
Smaltimento rifiuti altamente inquinanti: vi sono molte scatole di inchiostro per stampanti. Sarebbe possibile avere una qualche cooperazione da parte vostra o di aziende vostre appaltatrici nel loro smaltimento?
Risposta 5:
Spiace non potere essere utili al riguardo; i materiali dovranno essere smaltiti avvalendosi di operatori di mercato specializzati da incaricare direttamente dal concessionario.