Il Disability manager è sicuramente una figura di approccio culturale e proattiva per facilitare l’accesso al lavoro di persone con disabilità. Un incarico che progetta in anticipo politiche e procedure adeguate e non una semplice e riduttiva risposta al caso singolo. Sostiene ogni azione utile alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e della loro piena partecipazione alla vita attiva della propria comunità. Il compito del Disability manager del Comune di Torino si è concluso con il termine del Consiglio comunale del 2016, svolto dal dottor Franco Lepore.
L’11 giugno 2021 è stato emesso nuovo avviso di nomina per ricoprire tale carica e la candidatura doveva essere inviata entro il 27 giugno 2021. Una sola candidatura è pervenuta e respinta perché priva del requisito di Diploma di Corso di Perfezionamento post universitario di “Disability manager”. Un requisito troppo stringente per questo ruolo. Occorre, infatti, essere in possesso di Diploma post universitario di “Disability manager” con comprovate esperienze e competenze nel campo delle politiche di pari opportunità, in particolare di inclusione delle persone con disabilità e le diverse forme di disabilità.
Non sarebbe forse il caso di modificare l’art 4 punto 1 del Regolamento n. 384 “Disability manager della Città di Torino” per allargare la platea di possibili candidati a svolgere questa mansione? Incarico che tra l’altro, paradossalmente viene svolto gratuitamente. Sappiamo quanto lavoro ci sia dietro il mondo della disabilità e quanto tempo ed energia occorrano per svolgerlo al meglio; si deve prevedere un gettone di presenza, anche per evitare il mancato riconoscimento professionale del ruolo rivestito.
Ad oggi tale funzione risulta vacante. Per quale motivo non è ancora stato nominato il Disability manager? A iniziare dal tipo di monitoraggio svolto sulle politiche della Città e di supporto ai servizi dell’Amministrazione e se siano state promosse al suo interno delle politiche pubbliche in un’ottica di pari opportunità e di superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali. E ancora se sono state elaborate proposte e promosse iniziative congiunte ovvero coordinate con altri soggetti pubblici e privati.
Nelle linee programmatiche del Sindaco sono previste azioni istituzionalizzate per le persone con disabilità? Sono monitorate le attività e le politiche dell’Amministrazione affinché siano adeguate, nell’ambito delle risorse specificamente rese disponibili, per rispondere ai diritti delle persone con disabilità, nel quadro dell’ordinamento locale, regionale e nazionale?
Giuseppe Iannò – Vice Capogruppo ‘Torino Bellissima’