Villa Genero nasce dall’unione di due «vigne»: vigna Colla e vigna Baldissero, la prima acquistata da Felice Genero nel 1858 e la seconda dalla moglie del medesimo nel 1888.
La vigna Baldissero sita nel luogo dell’attuale piazzale all’atto dell’acquisto comprendeva: una villa, un rustico, una cappella, prati, orti, giardini, viali alberati.
La vigna Colla, dove ora è sistemata la scuola materna, comprendeva un civile, due case rurali (una si è conservata), serre, giardini prati e il padiglione.
Nel 1898 il complesso fu eretto ad ente Morale con il nome «Ginnasio Genero». Nel 1923 fu ampliato il civile e durante gli anni del fascismo, poiché la proprietà era passata al Comune di Torino, venne trasformata in parco pubblico. Fu quindi nel 1933,che vennero attuati alcuni piccoli interventi per separare l’area turistica aperta al pubblico da quella della scuola edificata già dalla fine dell’Ottocento.
Nel 2019, il fortino settecentesco ubicato alla sommità del parco al fondo di viale Contini, murato da tempo, dal cui tetto spuntano piante spontanee, sbrecciato e vandalizzato ovunque da graffiti, fu al centro di una pubblica denuncia da parte di Vittorio Sgarbi.
Villa Genero potrebbe a tutti gli effetti essere uno dei parchi più belli di Torino. E’ un susseguirsi di alberi secolari, viale e vialetti che portano ad una suggestiva balconata, da cui il panorama che si può ammirare è uno dei più scenografici della città.
Negli anni purtroppo è stato lasciato spesso all’incuria e agli atti vandalici: ne è la riprova il fortino vandalizzato e le varie statue presenti decapitate.
La pavimentazione di alcuni vialetti formata da cubetti di porfido è ammalorata e divelta, tanto da costituire pericolo per l’incolumità di chi passeggia.
La Giunta Comunale nel dicembre 2021 aveva approvato una delibera con cui venivano stanziati 500mila euro per un intervento di riqualificazione e di risanamento conservativo nel parco di Villa Genero.
Gli interventi previsti avrebbero riguardato, in via prioritaria, il consolidamento strutturale e la manutenzione straordinaria del muro di cinta del parco, oggetto di alcuni distacchi di intonaco e rivestimento lapideo, e fortemente compromesso anche a causa di fenomeni di dissesto idrogeologico. Inoltre, sarebbe stata effettuata una manutenzione straordinaria della pavimentazione dei vialetti e dei piazzali, ammalorati negli anni dagli eventi atmosferici e da atti vandalici, insieme ad alcuni interventi sul verde.
I lavori previsti nel corso del 2022 sono stati espletati?
Un vero peccato che un parco che ha vissuto un periodo di grande splendore, luogo di ritrovo per molti torinesi che vi arrivavano per godersi momenti di relax, sia stato lasciato all’incuria. Nei suoi 39 mila mq di percorso collinare è un susseguirsi di alberi secolari, viale e vialetti che portano ad una suggestiva balconata da cui il panorama che si può ammirare è uno dei più belli della città.
Giuseppe Iannò