Torino Risale – il 30 marzo 2023
Il Rapporto Qualità della Vita 2022
Nel Rapporto Qualità della Vita de “Il Sole 24 Ore”, ci ha stupiti che Torino fosse 9 posti sotto Roma e che rispetto al 2021 fosse scesa di 9 punti. Come Moderati, ci siamo quindi organizzati per capire insieme quali fossero le politiche di competenza comunale da intraprendere per migliorare la qualità della vita, partendo dalle debolezze espresse nel Rapporto. Questo è il significato dell’incontro “Torino Risale”, avvenuto il 30 marzo a Palazzo Civico, con la partecipazione delle due redattrici del rapporto, la dott.ssa Michela Finizio e la dott.ssa Marta Casadei.
L’intervento del Capogruppo Simone Fissolo è partito da una prima considerazione generale: mentre Milano eccelle in affari e lavoro, Firenze in cultura e tempo libero e Pisa in ambiente e servizi, Torino non spicca. Un problema non nuovo, che riflette la mancanza di una nuova
vocazione significativa della nostra Torino post-industriale.
La seconda e ultima considerazione generale: siamo al 105° posto su 107 per indice di criminalità, 104° per rapine in pubblica via e 103° per furti con strappo. Considerazione che deve tenere presente il fatto che denunciare è una propensione che non tutte le cittadine e i cittadini delle Province italiane hanno. Di fatto, però, rimane il tema della percezione di insicurezza, che da questi dati risulta essere aumentata.
Basandoci quindi sulle debolezze, sono state scelte le seguenti parole chiave: politiche demografiche, servizi per giovani e anziani, ambiente e sicurezza.
Politiche demografiche
In merito alle politiche demografiche, il Sole 24 Ore sostiene si debba affrontare il problema della scarsa natalità, dell’elevata età media al parto e della densità abitativa. Questioni non facili da trattare perché parte di una tendenza europea.
Rispetto alla scarta natalità il Comune può comunque supportare le famiglie giovani, offrendo, per esempio, un servizio 0-6 integrato e sostenibile (integrato nell’offerta alle famiglie tra le scuole Statali, comunali, paritarie convenzionate e non; sostenibile a fronte di una convenzione con le scuole paritarie che permette di tenere bassi i costi di iscrizione per le famiglie) e un supporto alla gestione dei centri di aggregazione delle persone anziane, poiché con l’aumento dell’età media al parto il rischio che le nuove famiglie si trovino a dover accudire i figli e i genitori durante gli stessi anni è reale. In merito ai centri di incontro, la riapertura di un luogo abbandonato come il centro di incontro di corso Casale 212 è una nota positiva. La riapertura però deve fare i conti con 1000 euro di stanziamento annuo che il Comune trasferisce alla Circoscrizione 7 per il sostegno a tutti i centri di incontro del territorio. Una cifra troppo bassa per garantirne il funzionamento. Rispetto al fenomeno del calo demografico registrato in città la Vicecapogruppo Ivana Garione ha aggiunto che la riduzione di abitanti non dipende solamente dalla riduzione del tasso di natalità, ma anche dal fatto che la città risulta meno attrattiva, sia per l’immigrazione dall’estero sia per i trasferimenti da altre città italiane. Contemporaneamente aumentano le cancellazioni anagrafiche dei torinesi che trovano lavoro all’estero o in altre città. Si può, però, essere ottimisti: un’inversione di tendenza certamente risulterà dai posti di lavoro creati dallo sviluppo di tecnologie innovative che possono attrarre nuovi investimenti e attirare quei giovani, forniti di una preparazione culturale e professionale moderna, di cui la città ha assoluto bisogno. In questo senso si è mossa l’attuale Amministrazione, anche tramite accordo quadro tra città e Politecnico, per far planare le risorse del PNRR sul territorio. Inoltre, con le Olimpiadi del 2006 fu registrata una crescita dei residenti, tanto da ritornare sopra la soglia dei 900 mila: questo attesta anche come i grandi eventi su cui la città si impegna possano incrementare il numero di abitanti, aiutandoli a conoscere una città in cui è piacevole vivere.
Servizi a giovani e anziani
Rispetto ai servizi per i giovani (l’indice dei giovani pone Torino al 91° posto su 107 Province italiane) gli spazi sportivi liberi sono pochi, ci dice il Sole 24 Ore: siamo al 66°posto, ricorda il Capogruppo Fissolo. Dunque, serve un Piano per salvare le aree sportive, come le piste di
pattinaggio: molte sono inutilizzate dagli stessi pattinatori, altre non hanno finanziamenti per essere mantenute. E serve un partenariato pubblico-privato che le doti di servizi igienici e bar adiacenti (Torino è 64° per la diffusione di bar sul territorio). Le biblioteche, invece, sono al centro dei finanziamenti del PNRR (Il Rapporto ci dice che Torino è 51° per presenza di Biblioteche sul territorio) e dunque si proceda ad attivare il Servizio civile digitale nelle biblioteche per offrire al loro interno sportelli di insegnamento intergenerazionale per l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione come servizio per gli anziani (il Consiglio ha approvato recentemente un emendamento del Capogruppo Fissolo che va in questa direzione).
Ambiente
Il rapporto con l’ambiente è fondamentale. Due dati non passano inosservati: siamo 94° per la produzione di solare pubblico e 90° per consumi idrici. Si lavori per creare il più grande impianto di produzione di energia solare nell’ex discarica di basse di stura (il Consiglio comunale ha già approvato un emendamento del Capogruppo Fissolo che spingeva per la sua realizzazione). Si conduca Ireti a velocizzare gli allacciamenti alla rete per chi ha oggi i pannelli fotovoltaici sopra i tetti (il Capogruppo Fissolo ha presentato un’interpellanza che sarà discussa nei prossimi giorni). E si cominci una campagna di informazione sul risparmio idrico in previsione dell’estate.
Sicurezza
La sicurezza non può essere affrontata se non con coraggio e senza spostare la polvere sotto il tappeto. La sinistra non deve aver paura di essere dura con chi delinque. Serve un approccio di Sicurezza integrata (come consigliato già da una mozione approvata sul tema, mesi fa) che dvalorizzi il nostro corpo di Polizia Municipale e che migliori il servizio di video sorveglianza anche con l’uso dell’IA (anche su questo il Capogruppo Fissolo ha presentato un’interpellanza). Il titolo dell’incontro: “Torino Risale”, conclude la Vicecapogruppo Garione non è quindi solo un auspicio ma una certezza: i dati che pongono Torino al 40° posto ancora non risentono dei cambiamenti impressi dall’attuale amministrazione. Confidiamo in un risultato migliore nei prossimi anni.
Gruppo consiliare dei Moderati