“Un bilancio senza una visione di lungo periodo: non si capisce quale Torino vorrà lasciare questa maggioranza tra tre anni. Non hanno visione sulle entrate: l’unico modo di fare soldi è sulle multe o aumentando le tasse. Chiediamo di mettere maggiori risorse su sicurezza, welfare e asili nido”
L’intervento di Pierlucio Firrao, vice capogruppo di Torino Bellissima in sede di discussione del Bilancio di previsione 2023-2025
Un bilancio che potremmo definire non pervenuto, esattamente come la maggioranza in Consiglio Comunale alla convocazione della prima seduta di discussione, quando le assenze proprio nei banchi della maggioranza hanno fatto cadere il numero legale. Una mancanza di rispetto per le istituzioni e per i cittadini a cui questa stessa giunta impone tagli e aumenti di tasse. Torino non merita certo tutto questo.
Il Bilancio è uno strumento tecnico che dovrebbe servire a spiegare ai cittadini quale sia la visione futura della città, dovrebbe indicare chiaramente quale Torino vorremo essere fra tre anni, destinando le risorse su questo o quell’altro settore, facendo delle scelte, magari anche dolorose, tagliando da una parte per investire su un’altra…
Abbiamo seguito attentamente tutte le Commissioni sul bilancio, e nonostante questo, non abbiamo capito quale sia la visione che la Giunta ha della città, quale Torino immaginate per il futuro. La sensazione è che sia un bilancio senza scelte, senza responsabilità, senza una visione di lungo periodo.
Se guardiamo le entrate, notiamo facilmente che non ci sono prospettive di miglioramento, se non grazie a contributi governativi o europei, e all’aumento delle tasse locali, che ricordiamolo, sono già le più alte di Italia, così come siamo la città più indebitata di Italia, seconda per dissesto finanziario dopo Napoli…
Come Torino Bellissima abbiamo individuato tre punti fondamentali dove chiediamo di destinare maggiori risorse e su cui abbiamo presentato una mozione di accompagnamento: Sicurezza, Welfare e Asili nido.
Chiediamo a questa Giunta di aumentare i fondi per la sicurezza, da destinare alla polizia municipale, per aumentare il personale, i presìdi, il contrasto al fenomeno delle baby gang, una situazione ormai fuori controllo, come purtroppo leggiamo sempre più spesso nelle cronache. Non è concepibile che siano passati quattro mesi dall’episodio del lancio della bici ai Murazzi e non sia ancora stato presentato un piano di gestione della sicurezza in zona Murazzi e Piazza Vittorio. Si è favoleggiato per qualche giorno di una rete di protezione e oggi siamo in primavera inoltrata, migliaia di persone cominciano ad affollare la zona e noi stiamo ancora perdendo tempo, affidandoci alla speranza che non si ripetano altri episodi di vandalismo.
Sul welfare ci siamo battuti in svariate occasioni, con tanti atti di indirizzo e numerose azioni portate avanti anche fuori dalla Sala Rossa. Ricordiamo il tanto osannato proclama del superamento del dormitorio di via Traves: ebbene, non solo non è stato superato, ma sono piovute critiche dalla stessa maggioranza. Anche perché – diciamocelo in tutta sincerità – oltre alla tendopoli di fronte al Duomo, non è stato fatto nulla, e da un certo punto di vista viene da quasi da dire «meno male», perché le voci di corridoio qui in Comune parlano di un fantomatico progetto dell’assessore Rosatelli e dell’assessora Pentenero fortunatamente mai portato a compimento, di una tendopoli per i clochard in piazza Vittorio.
Infine, gli investimenti sugli asili nido sono uno dei modi più efficaci per rispondere al calo demografico che investe la città, rendendo più facile ed economicamente sostenibile per una coppia avere dei figli. Gli asili nido sono un servizio essenziale che contribuiscono anche a rendere maggiormente attrattiva una città: sempre meno servizi, sempre meno figli, una popolazione che non solo invecchia, ma cala in modo costante.
La voce dei cittadini presto tornerà a farsi sentire e a oggi, se andaste in giro per la città anziché chiudervi nel Palazzo, vi rendereste conto che la percezione dei cittadini è che la situazione sia peggio di quella lasciata dalla giunta precedente.
Il Gruppo consiliare Torino Bellissima