Un altro pezzettino di Torino se ne va, non per scelta. ToBike dal 12 febbraio 2023 non accompagnerà più i torinesi con un servizio unico e peculiarità di economicità, mobilità sostenibile diffusa, che hanno trasformato le bici gialle di ToBike in un modo di interpretare la mobilità quotidiana.
La proroga di concessione del servizio ToBike attualmente gestito da Bicincittà non sarà prorogato e l’Amministrazione comunale non si sa come intende gestire il servizio visto che ad alcune mie interpellanze non è
stata data una risposta chiara ed esaustiva. E’ stato un brutto colpo per la società che gestisce l’attuale bike sharing, che ha investito economicamente con una cifra pari a 600mila euro, come previsto dall’accordo di proroga del 2021.
Un impegno finalizzato al rilancio del servizio ToBike di fatto mancante al momento del subentro nella concessione e per ristrutturare integralmente 100 stazioni. Un investimento orientato all’ammodernamento e funzionalità del servizio, compromesso da 697 biciclette rubate e vandalizzate e 200 rubate e non più trovate. Risorse messe a disposizione non solo da Bicincittà, ma anche il Comune con 20 stazioni installate su richiesta e contributo del Ministero dell’Ambiente.
Il servizio sarà bruscamente interrotto? Si è tenuto conto dei risvolti occupazionali, che coinvolgono direttamente e indirettamente 45 lavoratori, fornitori e parti terze e soprattutto lo spreco di denaro privato per gli importanti investimenti realizzati da Bicincittà in questi mesi? La mancanza di questo servizio porterà inevitabilmente a costi sensibilmente superiori per l’uso di biciclette in sharing, in un periodo economico fortemente critico, crisi della società Bicincittà con riduzione del personale e attivazione della cassa integrazione, con costi a carico della collettività, mancato introito per il comune della CIMP, che Bic riconosce sulle basi del tariffario previsto per gli impianti pubblicitari di circa 100mila euro all’anno.
Pino Iannò