Sentieri della Collina torinese: riqualificare la segnaletica con gli strumenti tecnologici

I sentieri della collina torinesi sono stati per lungo tempo “la dispensa” della città. Alla fine del 1700 sulla collina vengono segnalate ben “391 vigne”. Non a caso l’attuale distribuzione delle strade e dei sentieri ricalca le storiche vie di transito, che collegavano tra loro vigne e possedimenti agricoli. Poche città possono vantare percorsi escursionistici a due passi da casa e a due passi dal centro. Gli itinerari offrono un panorama variegato storico, naturalistico e culturale con un paesaggio su ville e testimonianze storiche. Nella primavera del 1996 inizia il primo progetto di censimento, classificazione e numerazione dei percorsi da Moncalieri a Castagneto Po, che si conclude a marzo 1997 con la pubblicazione della 1^ carta dei sentieri. Una mappatura realizzata consultando carte militari, regionali, provinciali e comunali grazie al lavoro del Coordinamento “Sentieri della Collina Torinese” con capofila Pro Natura Torino formato da 47 associazioni e 27 comuni e con la ricognizione sul territorio per ovviare alle carenze della cartografia esistente. La segnaletica è sicuramente l’elemento più importante di tutto questo lavoro, che aiuta coloro che la frequentano ad avventurarsi con senso di sicurezza su territori ai più sconosciuti. Una cartellonistica contraddistinta da un unico logo ed omogenea, venne presa come riferimento orientativo quella del C.A.I. Con il tempo, l’usura e soprattutto con la mancanza di risorse la cartellonistica si è in parte deteriorata e necessiterebbe di una riqualificazione. Per promuovere il territorio della collina torinese e contemporaneamente riqualificare la cartellonistica, si possono utilizzare gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione: gli smartphone. La segnaletica  posizionata lungo i sentieri della collina torinese dovrebbe essere dotata di un QR code collegato ad un’App. Attraverso il percorso prescelto, il camminatore puntando lo smartphone sul QR code riceverà tutta una serie di informazioni, attualmente evidenziate da una cartellonistica degradata. Le informazioni forniranno indicazioni sul punto in cui ci si trova, quindi la geolocalizzazione con le relative coordinate, i punti di interesse storico e geologico e approfondimenti testuali e video su fauna e vegetazione presente in quel punto. Inoltre, tramite una serie di accordi e collaborazioni con le realtà territoriali, fornire indicazioni sulla presenza di strutture ricettive e di ristorazione presenti nelle vicinanze. Il QR code potrebbe fornire in tempo reale anche indicazioni sulla percorribilità del sentiero, della sicurezza e di eventuali divieti. Un altro passo in avanti, con tutte le difficoltà che il terreno collinare offre, sarebbe quello di conoscere i percorsi, che si potrebbero frequentare grazie all’utilizzo di strumenti adatti a chi ha una mobilità ridotta perciò con carrozzine e passeggini per bambini, sedie a rotelle, supporti per la camminata assistita. Un percorso accessibile è una strada dove non ci sono ostacoli difficili da superare, come gradini troppo alti o pendenze eccessive e in caso ci dovessero essere, si potrebbero trovare ad esempio delle pedane per superarli. La strada dell’in­clusione e dell’accessibilità ai disabili è il modo per contribuire al cambiamento e tutelare l’identità e la promozione di turismo sostenibile. Una mappatura dei percorsi collinari accessibili alle persone con mobilità ridotta, sarebbe un ulteriore valore aggiunto per la valorizzazione dei sentieri e del patrimonio della collina torinese.

Pino Iannò