Nel nostro paese il cibo è tradizione, cultura e identità. La dieta mediterranea è riconosciuta dal 2010 patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco e da anni è considerata, anche oltreoceano, come la migliore al mondo. Un regime alimentare semplice, equilibrato che non solo concorre a contenere e prevenire diverse patologie ma è anche sostenibile. Ai nuovi alimenti a base di insetti continuiamo a preferire, difendere e valorizzare il nostro Made in Italy. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food”, che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti, che come prodotti tradizionali da Paesi terzi. Al momento la Ue ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor), la Locusta migratoria e la larva del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus). La decisione dell’Unione Europea di rendere libero il commercio di prodotti alimentari a base di “Acheta Domesticus”, cioè fatti con polvere di grillo domestico, sta provocando molte reazioni negative nel mondo del food italiano. L’arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico. Interrogativi ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità. Bisogna infatti considerare che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari. La certificazione ITA 0039 Italian Taste Certification che traccia l’originalità dei prodotti italiani nei ristoranti nel mondo, esprime profonda contrarietà all’introduzione di farine di insetti in Europa ed in Italia, in un momento in cui si sta lavorando con determinazione e fatica alla difesa della cucina made in Italy e della dieta mediterranea. Il protocollo nasce dalla volontà di dare il proprio contributo per difendere, promuovere e valorizzare la “vera” italianità all’estero, nell’ambito della ristorazione e della distribuzione enogastronomica. Il patrimonio agroalimentare italiano è unico al mondo, ma è anche il più contraffatto. Ma a che pro tutto questo? Quale utilità c’è dietro all’integrazione di polvere di grillo nei nostri alimenti? A mente fredda possiamo dire: sicuramente nessuna, se non seguire alla lettera i dettami dell’Agenda 2030.
Quali pericoli per la salute potrebbe comportare? La polvere di grillo può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e ai prodotti a base di molluschi e agli acari della polvere. E’ da evidenziare che gli insetti contengono chitina che non può essere digerita dal nostro intestino. Questo nessuno ce lo dice! Ma la chitina è un polisaccaride molto “appetitoso” per cancro, parassiti, funghi e quasi tutto ciò che causa malattie. Questo non è un cibo per mammiferi e quindi per l’uomo. Solo gli uccelli possono trattare in sicurezza il cibo costituito da insetti.
Giuseppe Iannò