La tendenza a livello europeo dimostra un ricorso sempre più massiccio, da parte di aziende private e pubbliche amministrazioni, a forme di flessibilità nel mondo del lavoro, quale il lavoro agile o smart working. I dati in possesso riscontrano valutazioni confortanti dal punto di vista della performances nelle attività di lavoro agile valutate all’interno delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Vi è un dato fornito dalla vicesindaca in risposta ad una interpellanza discussa lunedì 9 dicembre 2024 in Sala Rossa dal consigliere Domenico Garcea di Forza Italia che riguarda le minori spese derivanti dall’applicazione di contratti di lavoro agile nella Città di Torino: nel 2023 l’amministrazione comunale ha risparmiato quasi mezzo milione di euro in buoni pasto, una cifra considerevole che conferma l’opportunità di proseguire nel solco tracciato dal Ministro della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo. Nello stesso anno di riferimento, le giornate lavorative in modalità agile sono state infatti più di 113mila, con una media pro capite di 46 giorni. A questo si aggiunga una riduzione sensibile di giorni di malattia richiesti dai dipendenti, che passano da 107 mila del 2019 ai circa 74 mila del 2023. Esistono ulteriori aspetti che andrebbero quantificati, dalla riduzione di emissioni inquinanti alla maggiore conciliazione con esigenze ed impegni familiari soprattutto in presenza di figli minori in età scolastica. Confido che la Giunta, tramite il POLA, intensifichi e rafforzi il ricorso a nuove modalità di prestazione lavorativa più flessibili che sappiano rendere la prospettiva di un impiego nella PA maggiormente attrattiva per le future generazioni.
Il vice capogruppo di Forza Italia
Domenico Garcea