Aggressioni agli autisti GTT, un fenomeno da arginare

Durante il dibattito di una interpellanza nel consiglio comunale del 26 gennaio 2024, il consigliere comunale di Forza Italia Domenico Garcea ha illustrato il documento ricordando che il giorno 1 febbraio è stato Individuato e denunciato per interruzione di servizio pubblico, tentato danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale un uomo che lo scorso 21 gennaio aveva aggredito l’incolpevole conducente della linea 3 GTT, minacciandolo con la frase divenuta virale sui social, ovvero “Ti mangio le budella”. Dalle notizie giornalistiche apparse sui quotidiani, si è appreso che i carabinieri lo hanno identificato grazie alle immagini girate dall’autista con il proprio telefono cellulare. Sul posto, subito dopo l’accaduto, era infatti intervenuto un graduato di GTT e non una pattuglia di pronto intervento delle forze dell’ordine.

Alcune domande sorgono spontanee:

  – La centrale operativa del Gruppo Torinese Trasporti come gestisce solitamente le segnalazioni di un autista vittima di minacce e aggressioni di tale gravità e pericolo? Attraverso quali strumenti e criteri valuta la richiesta di pronto intervento delle forze dell’ordine, al fine di identificare, affrontare e denunciare prontamente soggetti così minacciosi?

  – è normale che un personaggi così violenti e pericolosi vengano lasciati liberi per 10 giorni prima di essere identificati e denunciati? Sarebbe opportuno sapere con quale spirito il lavoratore abbia affrontato i giorni di lavori successivi all’accaduto;

  – siamo così sicuri che l’abitacolo, composto essenzialmente da una parete in plexiglass di modesta consistenza, possa rappresentare un efficace barriera di protezione per l’incolumità degli autisti di GTT? Visto il crescente aumento di episodi simili, non è il caso che si prevedano misure di sicurezza più proporzionate al rischio cui è sottoposto il personale GTT?

Garcea ha concluso il proprio intervento con la richiesta di un approfondimento urgente nella commissione consiliare competente al fine di fare luce sulle frequenti aggressioni subite dal personale GTT in servizio nella nostra città.