Un nuovo quartiere con circa 300 appartamenti e 1.000 nuovi abitanti è stato l’oggetto al centro di un incontro, sabato scorso nella Sala polivalente della Biblioteca Don Milani di Falchera, che ha visto impegnati il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Guido Montanari e l’Assessora alle Politiche Sociali Sonia Schellino e i cittadini della Falchera.
L’iniziativa, promossa dal M5S e sollecitata dal Comitato Cittadini per la Falchera, è l’esempio di come la nuova Amministrazione lavora e lavorerà, attraverso un processo partecipato per il PEC (Piano Esecutivo Convenzionato) un iter urbanistico “avviato dalla precedente Amministrazione.”
I cittadini di Falchera sono preoccupati e critici rispetto ai previsti volumi edilizi messi a progetto e in questa occasione sono stati ascoltati, cosa che non è successa nel passato.
Il Vicesindaco ha illustrato la situazione in cui si trova ad operare, frutto della precedente Amministrazione e le scelte e gli accordi impossibili da bloccare, pena gravi conseguenze economiche e, in alcuni casi, reati di tipo amministrativo.
L’obiettivo è di non aggravare il Bilancio della Città e cercare di non consumare suolo verde e limitare i danni (su una programmazione passata) e aprire un vero dialogo con l’intera comunità della Falchera.
E in questa direzione il progetto di massima presentato riguardante il PEC direttamente dall’architetto Cristiano Picco e da Andrea Sica (Investire SGR) ha già recepito in parte la volontà dell’Assessore Montanari di ridurre i volumi previsti dal progetto riducendone l’impatto e il numero dei piani soprattutto verso la parte già edificata di Falchera.
Un importante primo passo per ascoltare la gente del quartiere con suggerimenti e richieste e cercare di garantire un migliore inserimento urbanistico e una qualità architettonica alta, che porti ad una ricaduta positiva sul territorio e a un vero progetto “partecipato”.
PEC Falchera, un esempio di progetto partecipato
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle