Le contraddizioni della Giunta comunale sono ormai all’ordine del giorno e a pagarne le conseguenze sono i torinesi e le attività produttive.
L’ultima è quella relativa al pugno di ferro contro i dehors di ristoranti e bar. Da un lato, l’amministrazione civica si vanta di favorire le politiche turistiche per il rilancio della città, e dall’altro va a ricercare con la lente di ingrandimento le irregolarità eventuali nei locali cittadini.
Le norme vanno rispettate, è ovvio. Ma se si rischia di far chiudere i dehors penalizzando pesantemente la ristorazione, allora si trovi una soluzione ragionevole.
Uno dei punti del mio programma in campagna elettorale era addirittura quello di concedere gratuitamente l’uso del suolo pubblico per i dehors a Torino. Bar e ristoranti, spesso già provati dalla crisi, si trovano a dover pagare cifre salatissime al Comune per gli allestimenti esterni.
Se ora i locali vengono anche presi di mira e ‘bastonati’ con severità e sono costretti a chiudere i dehors, allora qualcosa non funziona. Si individuino regole sensate e condivise.
Chiedo perciò che l’amministrazione dica una parola di chiarezza, senza lo scaricabarile tra gli assessorati e la Polizia municipale. E lo spieghi al più presto: la bella stagione avanza e sui dehors deve essere fatta chiarezza, subito.