Al sindaco Chiara Appendino non fa difetto la qualità della nonchalance. Non si può non essere obiettivi affermando che i tagli pesantissimi che riguardano Tari, scuole private, cultura, turismo, musei, parcheggi sono reali. Io non sono personaggio del tanto peggio tanto meglio. Con obiettività mi auguro che quei milioni che il Governo deve al comune di Torino e a tanti altri comuni in Italia possano arrivare. Sono chiaro sin da ora: se dovessero arrivare dovranno essere destinati alla copertura di quel salasso che oggi i cittadini torinesi, specialmente la classe debole, devono subire. Ma quello che mi colpisce è il silenzio dei vertici di tutti quei settori controllati direttamente o indirettamente dal comune: siamo forse in presenza di quel servo encomio pronto a diventare oltraggio alle prime difficoltà della giunta? O, come sospetto, l’autoritarismo grillino ha una forza intimidatrice fin qui sottovalutata? I tagli e gli aumenti di tariffe sono responsabilità della giunta: devono saperlo i torinesi, lo sa Forza Italia che si prepara a fare un’opposizione ferma, senza sconti e costruttiva. Un’ultima domanda: ci fosse stato una giunta di centro destra e avesse tartassato così i torinesi, cosa sarebbe successo? Lascio ad altri la risposta.
Bilancio di Torino, colpisce il silenzio degli Enti che subiscono duri tagli
Osvaldo Napoli