Il bilancio dei primi 100 giorni del sindaco Appendino è diverso, molto diverso, da come lei lo ha tracciato in una generosa intervista sulla Stampa. La signora Appendino tenta di darsi una verniciata sabauda ostentando un senso delle istituzioni che contraddice clamorosamente la realtà dei fatti. Il sindaco in Consiglio comunale è come l’Araba fenice “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. Le posizioni di Appendino sulla Tav sono quelle del M5s, cioè di netta contrarietà all’opera. Le sue sparate demagogiche sulla mensa vegana nelle scuole hanno inutilmente suscitato le preoccupazioni dei genitori visto che sono state ritirate in un baleno. Tralascio la noncuranza con cui il sindaco ha visto traslocare il Salone del Libro da Torino a Milano, perdendo un evento che dava rilievo e buona fama alla nostra città.
Il sindaco Appendino svolge incontri istituzionali su questioni decisive per Torino e i torinesi, penso al prolungamento della metro 1 o al progetto della seconda linea, senza mai ritenere suo dovere di informare il Consiglio comunale. Il disprezzo delle istituzioni ostentato dal sindaco Appendino né fa una degna rappresentante del M5s e del grillismo in genere.
La verità, che sfugge a troppi osservatori distratti, è che il sindaco Appendino non governa Torino, né con il bazooka né senza. Semplicemente, non governa.
Appendino non governa, con o senza bazooka
Osvaldo Napoli