A Torino crescita e zero corruzione nel 2006

Il sindaco Virginia Raggi ha divorziato dalla realtà e al bivio fra gli interessi di Roma e dei romani e la fedeltà all’ideologia grillina ha scelto questa seconda strada, con danni incommensurabili per la Capitale. La morale del grillismo è insieme ridicola e pericolosa. Gli italiani, e i romani in particolare, stanno scoprendo che dietro la bandiera della trasparenza e dell’onestà c’è l’immobilismo amministrativo e di governo. Quale metodo è migliore per mantenersi onesti e politicamente illibati che il “non fare niente” evitando così corruzione e malaffare? A Grillo e al sindaco Raggi vorrei però ricordare che a Torino, nel 2006, si sono svolte le Olimpiadi invernali, sono no state realizzate numerose opere di pubblica utilità, la città nel complesso ha ricevuto una spinta straordinaria alla crescita e non si registrò neppure un’indagine su fenomeni meni di corruzione.
Per dire, insomma, che affermare come fanno i grillini che le Olimpiadi svegliano appetiti e portano malaffare e un po’ mettere le mani avanti. Chi è capace di governare deve dimostrarlo facendo le cose e non certo incrociando le braccia. Se il M5s vuole cambiare Roma può e deve farlo nell’unico modo conosciuto al mondo: organizzi le Olimpiadi, si sporchi le mani assumendo decisioni difficili e impegnative e ne esca pulito e senza macchia. Ecco un modo operoso e credibile non solo per proclamarsi onesti ma anche per dimostrarlo nei fatti. Diversamente, i romani osservano che a tre mesi dal voto il sindaco Raggi non ha ancora trovato un minuto per occuparsi della città assorbita come è stata dalle beghe interne al suo partito.

Osvaldo Napoli