L’incontro di due artisti, ma anche l’incontro di anime, di sensibilità e di attenzione al mondo che ci circonda, si tratti di persone, oggetti o ambiente.
E così, in modo naturale, è nata l’idea una collaborazione in vista delle iniziative del 2020 che vedranno Torino come capitale dell’economia circolare, legata al riuso dei materiali.
Francesco Bastianoni e Rodolfo Marasciuolo, sono intervenuti questa mattina, nel corso della riunione della commissione Ambiente, presieduta da Federico Mensio.
L’uno dipendente dell’Amiat, operatore della raccolta porta a porta, ha alle spalle una carriera di fumettista che non è passata inosservata ai vertici aziendali. L’altro, giardiniere del Comune di Torino, specializzato nella riparazione di attrezzature varie, è l’autore delle opere che abbelliscono giardini e aiuole del centro cittadino.
A Bastianoni si deve la realizzazione della mascotte dell’azienda per il 50° anniversario di Amiat, quel Taurino Netturbino già presente su molti manifesti in città e che accompagnerà tutte le iniziative proposte dall’azienda per celebrare il mezzo secolo di vita.
Ma la matita di Bastianoni, in Amiat, era già nota. I suoi disegni, infatti, illustrano i contenuti della formazione per il personale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. di sicurezza.
Connessa al tema dei rifiuti, per lo meno a quelli recuperabili, è la vena artistica di Rodolfo Marasciuolo. Plastica, ferro, legno, abbandonati nei cassonetti della città tornano a vivere nelle sue installazioni. “Il tempo che scorre negli oggetti è bellezza”, ha affermato Marasciuolo riferendosi proprio ai materiali da lui utilizzati. “Utilizzo spesso il legno delle panchine, luoghi testimoni di tante storie. Ho recuperato assi con frasi meravigliose e che conservo nelle opere che realizzo. Una in particolare diceva “Colorami di te”.
Figure femminili, farfalle, gattini sono le sue principali creazioni. Oggetti che raccontano storie ed emozionano e, come lui stesso afferma, fanno da cornice al lavoro artistico dei colleghi giardinieri ideatori delle aiuole, capaci di ridisegnare geometrie e prospettive con colori ogni volta diversi.
Federico D’Agostino