La storia dei Vigili del Fuoco di #Torino è così articolata, intensa e voluminosa che ormai si fa fatica a contenerla. L’associazione che si fa carico di raccogliere mezzi, documenti e oggettistica riguardanti le imprese dei #pompieri locali, ha da tempo saturato i locali a disposizione dentro il Comando di corso Regina Margherita e chiede nuovi spazi alla città, per poter allestire una sorta di museo aperto al pubblico dove dare risalto alla storia pluricentenaria dei professionisti dei salvataggi estremi.
Per questo, i consiglieri della commissione Cultura, guidati dalla presidente Lorenza Patriarca, hanno visitato, questa mattina, i locali dove sono conservati l’archivio documentale e quello fotografico, i manufatti storici, le divise e i veicoli, che hanno caratterizzato la storia dei vigili del fuoco torinesi dal 27 luglio del 1442, anno della fondazione deliberata dal Comune di Torino (i vigili del fuoco sono nati nella nostra città) ad oggi. Accolti dal comandante Agatino Carrolo e del vicario Luigi Capobianco, si sono immersi in un viaggio del tempo caratterizzato in particolare dalle immagini dei bombardamenti su Torino della Seconda Guerra mondiale, raccolte in diversi volumi che raccontano dettagliatamente uno dei periodi più difficili della nostra storia e il solito mirabile operato dei vigili del fuoco. La proiezione di alcune slides è invece servita per visionare la collezione di veicoli storici attualmente custodita nei vari distaccamenti della provincia.
L’incontro, infine, è servito ai consiglieri anche per capire il merito della richiesta sugli spazi museali necessari a contenere il materiale raccolto e iniziare una prima analisi sull’eventuale fattibilità dell’operazione. Per la presidente Patriarca: “La ricchezza e qualità dei materiali d’archivio, oltre alla varietà dei mezzi storici di proprietà del comando di Torino sono davvero stupefacenti così come la passione che i volontari dell’associazione per la storia dei vigili del fuoco comunicano nell’illustrare il grande patrimonio di cui si occupano. Una scoperta al di sopra delle nostre aspettative“. Al termine del sopralluogo, i consiglieri si sono aggiornati con la volontà di affrontare l’argomento in altre, successive, riunioni della commissione.
Marcello Longhin