Verso un teleriscaldamento sempre più sostenibile

I vertici di Iren Energia sono stati auditi nella seduta del 4 novembre 2024 delle Commissioni Prima e Sesta, presieduta da Anna Borasi (PD), per illustrare i benefici e le prospettive della rete del teleriscaldamento.

L’amministratore delegato Giuseppe Bergesio ha spiegato che attualmente sono sette i Comuni serviti dal teleriscaldamento nell’area metropolitana (Torino, Beinasco, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino e Rivoli), per un totale di 77,5 milioni di metri cubi riscaldati e 1.648 GWh di energia termica venduta.

Ci sono vari accumulatori distribuiti nei territorio per sfruttare al massimo la co-generazione. L’ultimo (“The Heat Garden”) è stato costruito in via Lugaro, nel quartiere torinese di San Salvario, con un’architettura all’avanguardia.

Grazie al teleriscaldamento abbinato alla co-generazione ad alto rendimento (fino all’87%) – ha precisato Bergesio – si evita la produzione di 662 mila tonnellate di CO2 ogni anno.

L’obiettivo è quello della progressiva decarbonizzazione, con la sostituzione delle fonti di energia fossili con quelle rinnovabili, adattando le strutture e utilizzando nuovi modelli di business, favorendo anche l’auto-produzione di energia da parte della cittadinanza.

L’azienda – ha detto l’ad – è già in linea con le direttive sull’efficienza energetica fino al 2034, ma è sempre alla ricerca di soluzioni innovative e ancora più sostenibili.

Oltre alla massimizzazione dell’utilizzo delle potenzialità energetiche del termovalorizzatore del Gerbido e all’individuazione di soluzioni di geotermia a bassa profondità e di recupero del calore di scarto, sono stati avviati studi di fattibilità per lo sfruttamento geotermico ad alta profondità (a circa 3 km) – hanno spiegato i rappresentanti di Iren Energia.

A marzo 2025 verrà anche inaugurato a Reggio Emilia un laboratorio per testare l’impatto dell’idrogeno sulle reti.

Inoltre, la rete di teleriscaldamento verrà ulteriormente digitalizzata per migliorare e renderne ancora più dinamica la gestione, arrivando a capire in tempo reale quale è la temperatura minima richiesta dalla rete, favorendo l’impiego di fonti rinnovabili e di produzioni diffuse.

Per la ricerca di perdite e guasti nella rete viene periodicamente effettuata una mappatura termica tramite sorvoli aerei, anche con l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, in un’ottica di manutenzione predittiva, per l’individuazione di punti critici della rete e di potenziali futuri guasti.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia) ha evidenziato che oggi in Italia le energie rinnovabili sono soltanto al 19% ed è necessario riflettere sui costi energetici e sulla sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale, e favorire lo sviluppo di comunità energetiche.

Caterina Greco (PD) ha auspicato la diffusione del teleriscaldamento anche alle utenze non domestiche e ulteriori investimenti in ricerca; Alberto Saluzzo (PD) una maggiore diffusione di impianti geotermici nel territorio.

Pierino Crema (PD) ha chiesto aggiornamenti sull’ampliamento della rete del teleriscaldamento.

Occorre sviluppare ulteriormente la produzione da fonti rinnovabili e valutare l’utilizzo di piccoli impianti nucleari, secondo Silvio Viale (PD).

Ivana Garione (Moderati) ha chiesto approfondimenti sulla gestione degli impianti geotermici.

L’assessora alle Politiche per l’energia Chiara Foglietta ha l’elogiato impegno di Iren verso la decarbonizzazione e ha invitato la Commissione a effettuare un sopralluogo nell’impianto di via Lugaro, per comprendere il grande lavoro svolto.

Massimiliano Quirico