La petizione di iniziativa popolare al Consiglio comunale, presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna e firmata da 417 torinesi, pone l’attenzione sulle problematiche riguardanti la gestione degli asili nido della città. Fra molte, i firmatari esprimono soprattutto preoccupazione per la possibilità che a Torino venga ridotta l’offerta, giustificando tale scelta con la necessità di contenere i costi o con il perdurare del calo delle nascite. Ma i nidi, sostengono, devono essere considerati un servizio di fondamentale importanza ed essere fruibile da tutte le bambine e i bambini della fascia di età 0-3 anni. Dovrebbero proporre un servizio di qualità che deve rimanere pubblico per consentire la possibilità di controllo da parte dei genitori e il rispetto dei rapporti educativi necessari per impostare la crescita serena dei piccoli. Nidi che dovrebbero assicurare continuità educativa, con tariffe accessibili a tutte le famiglie torinesi e un rapporto numerico fra educatrici e bambini adeguato ad evitare situazioni di pericoloso sovraffollamento. Infine, sostengono ancora i presentatori della petizione, per ottimizzare l’offerta è necessario procedere a nuove assunzioni, innanzitutto stabilizzando il personale precario da anni impegnato a garantire il funzionamento del servizio con professionalità. I firmatari ritengono, infine, che le criticità rilevate rivestano un carattere di particolare urgenza, in considerazione dell’attuale situazione sanitaria dovuta all’emergenza Coronavirus e delle difficoltà che dovranno essere affrontate, nell’immediato futuro, per garantire la necessaria sicurezza al personale e ai bambini.
Marcello Longhin