La petizione di iniziativa popolare al Consiglio comunale, presentata questa mattina a Palazzo Civico durante un Diritto di Tribuna, chiede il ripristino dei fondi destinati alle scuole materne paritarie convenzionate, in misura corrispondente a quelli versati prima dell’ultimo taglio effettuato dall’attuale Amministrazione. Gli oltre 1800 firmatari sottolineano come le 47 scuole materne paritarie convenzionate di Torino offrano un servizio pubblico essenziale ospitando 5500 bambini, che non troverebbero posto in altre materne. Scuole convenzionate che hanno tariffe imposte dal Comune, non possono avere scopo di lucro e non possono, a differenza di quelle private, determinare la retta mensile. Senza i finanziamenti pubblici queste scuole sono spesso costrette a chiedere prestiti in banca e faticano a pagare gli stipendi, mettendo a rischio il posto di lavoro dei 550 dipendenti. E le minori entrate dal Comune, sostengono ancora i firmatari, hanno portato alcune scuole paritarie ad aumentare le rette, gravando sui bilanci di famiglie che, oltre alle normali tasse e tariffe, si trovano a dover sostenere ulteriori spese non previste. Ultimo problema affrontato dai firmatari è quello della mancanza di puntualità nel pagamento delle rate concordate da parte del Comune: con i finanziamenti del 2016 erogati solo in parte (7 rate su 10) e quelli dal 2017 ancora da iniziare, le difficoltà economiche delle scuole materne paritarie convenzionate non possono che aumentare.
Marcello Longhin