I 527 firmatari della petizione di iniziativa popolare al Consiglio comunale, presentata questa mattina a Palazzo Civico durante un Diritto di Tribuna, lamentano che dopo oltre un anno di governo cittadino dell’attuale amministrazione, non sia stato fatto alcun intervento strutturale per migliorare le condizioni di vivibilità dei quartieri periferici, in particolare di Barriera di Milano. Per questo, i firmatari chiedono innanzitutto che sia dato corso alla realizzazione della Linea 2 della metropolitana e che sia realizzata utilizzando quale sede il trincerone, da oltre vent’anni trasformato, dopo la chiusura della Manifattura Tabacchi e l’inutilizzo da parte delle Ferrovie, in una discarica a cielo aperto. Un progetto non più rimandabile, sostengono i firmatari, quello della seconda linea della metro a Torino, città fra le più inquinate d’Italia e con una rete trasportistica pubblica al limite del collasso. Altra nota dolente: corso Giulio Cesare, corso Vercelli e corso Regio Parco e le zone limitrofe sono lasciate in abbandono da tempo, molti commercianti hanno chiuso l’attività e sono state rilasciate troppe licenze per esercizi che i firmatari ritengono non rispettare le normative in materia di commercio. Non hanno orari di apertura e chiusura, vendono qualsiasi prodotto e non si preoccupano di dare decoro alla propria attività. Rovinando una zona un tempo considerata eccellenza della Barriera. Infine: in tutto il quartiere scarseggiano la pulizia e i controlli delle forze dell’ordine. In una Circoscrizione, la 6, dove in molti hanno votato l’attuale amministrazione convinti dalle promesse di riqualificazione della periferia. Residenti che oggi chiedono all’amministrazione di mantenere quelle promesse e di prendere decisioni importanti per lo sviluppo e la riqualificazione della Barriera di Milano, combattendo in tutti i modi il degrado dilagante.
Marcello Longhin