Immutabile nel tempo, il fascino del vecchio tram che sferragliando attraversa la città, continua ad essere al centro dell’immaginario creativo di ogni tipo di artista, narrazione di scrittori, figura iconica per fotografi e pittori, rappresentazione fantastica per adulti e bambini. Lo sanno bene i numerosi soci dell’ATTS – Associazione Torinese Tram Storici che, dal 2005, sono impegnati a valorizzare il tram come patrimonio storico e culturale della città e che oggi, rappresentati dal presidente Roberto Cambursano, sono stati ospiti di una seduta della commissione Viabilità e trasporti, presieduta da Roberto Malanca, a Palazzo Civico. “Le nostre vetture storiche non restano ferme in deposito ma escono per strada. Sono un museo in movimento in collaborazione con GTT – Gruppo Torinese Trasporti, per la gioia degli appassionati di questo mezzo intramontabile”, chiarisce Cambursano. Che spiega come il progetto sia nato ad imitazione di esperienze già consolidate all’estero, mentre nel nostro Paese solo Torino ha in circolazione mezzi storici su una linea, la 7, inaugurata nel 2011 in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Una quindicina i tram in servizio, non tutti torinesi, costruiti fra il 1900 e il 1960. Alcuni arrivano da altre città: Roma, Milano, Bologna, Napoli, Trieste e, dopo un attento lavoro di restauro, sono diventati operativi sulla linea 7 il sabato, la domenica e durante festività particolari. “Ci piacerebbe che nel 2021, in occasione dei centocinquant’anni del primo viaggio di un tram in Italia – guarda caso proprio a Torino – e in concomitanza con la presentazione dei nuovi tram Hitachi che dovrebbero entrare in servizio in quel periodo, l’Amministrazione decidesse di celebrare l’evento” chiude Cambursano. Che propone: “una parata di tram storici per la città, porte aperte nei depositi, un libro storico sulla rete tranviaria torinese” e la possibilità di realizzare un museo del trasporto su ferro nel comprensorio di Ponte Mosca dove hanno già sede il Museo Ferroviario Piemontese e ATTS.
Marcello Longhin