Mathieu Jouvin torna in Commissione Cultura a Palazzo civico e innanzi all’emanazione del Consiglio comunale presieduta da Lorenza Patriarca (Pd) riferisce gli esiti della passata stagione del teatro Regio. “L’atmosfera in sala era diversa dal passato: i giovani danno freschezza all’ambiente e sono un pubblico caldo in grado di modificare la percezione di una serata” ha spiegato il sovrintendente del teatro torinese ricordando il tutto esaurito nelle anteprime delle opere riservate ai giovani e un raddoppio delle presenze degli under trentacinque – oggi raggiunge il venticinque per cento, comprese le attività per le scuole e le famiglie – oltre alla vendita di oltre tremila Regio Card Giovani per i nati tra il 1988 e il 2005; centoquattromila spettatori in totale e un tasso di riempimento di sala superiore all’ottantadue per cento e circa milleseicento abbonamenti. Positivo il bilancio dello scorso esercizio; nel 2022 l’avanzo di amministrazione è stato di 3,7 milioni nonostante lo strascico della pandemia e la chiusure per lavori di restauro. L’intervento di Jouvin è proseguito con la presentazione della prossima stagione ‘Amour Toujours’ che comprende una programmazione tra il 21 settembre 2023 e il 4 luglio 2024. Una fase emblematica per il Teatro che propone quattordici titoli, di cui otto nuovi allestimenti: spettacoli importanti, preziose rarità, artisti di fama e giovani interpreti dalla carriera in ascesa. Protagonisti assoluti sono Giacomo Puccini nell’anno del centenario della scomparsa e il maestro Riccardo Muti che torna al Regio per dirigere ‘Un ballo in maschera’. Si apre con ‘Juive’ di Fromental Halevy; fra i titoli La Bohème, La bella addormentata, Don Chisciotte, lo spettacolo di Roberto Bolle and Friends e il Trittico conclusivo di Puccini che dell’amore è diventato un simbolo. Dopo anni complessi il Regio guarda avanti e mantiene invariati i prezzi dei biglietti tranne un ritocco al turno A ed è di poche ore fa – ha annunciato Jouvin – la nomina del nuovo direttore marketing Marcello Ronchei.
(Roberto Tartara)