Al termine di un articolato confronto, è stato predisposto un Protocollo di intesa tra il Comune di Torino e l’Asl Città di Torino per valorizzare e implementare l’attuale esperienza del sistema di cure domiciliari a persone non autosufficienti e con disabilità, così da assicurare maggiore stabilità, continuità, efficacia ed efficienza dei servizi offerti.
Il Protocollo è allegato a una deliberazione proposta dall’assessore comunale al Welfare Jacopo Rosatelli, approvata il 26 settembre 2023 dalla Giunta Comunale e presentata nella seduta del 6 ottobre 2023 della Quarta Commissione, presieduta da Vincenzo Camarda (PD).
Il documento – ha spiegato in Commissione l’assessore Rosatelli – intende promuovere il benessere, la qualità della vita e l’autonomia delle persone non autosufficienti e con disabilità, con l’obiettivo di prevenire l’aggravamento delle patologie, evitare ricoveri impropri e favorire la permanenza delle persone presso il proprio domicilio. Per fornire così – ha aggiunto – una migliore assistenza alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie e dare continuità lavorativa a operatori e operatrici, in un’ottica di integrazione tra sociale e sanitario, grazie a un nuovo modello di accreditamento.
Il nuovo accreditamento assicura un arco temporale e operativo di quattro anni – di cui il primo di sperimentazione del modello – per consentire lo sviluppo dei servizi e la realizzazione di tutti gli investimenti necessari a innalzare la qualità dei servizi. In base ai risultati del primo anno di sperimentazione, si procederà poi al rinnovo dell’Albo dei servizi per la disabilità per il successivo triennio 2025-2027.
La durata definita avrà un effetto positivo sulla stabilità del modello e anche sulla garanzia occupazionale per i lavoratori e le lavoratrici coinvolte.
Nel dibattito in Commissione, Vincenzo Camarda (PD) ha sottolineato la necessità che la Regione Piemonte mantenga gli impegni di spesa e garantisca adeguate risorse nell’ambito dell’assistenza sanitaria.
Pierino Crema (PD) ha ringraziato l’assessorato per il lavoro svolto e ha ribadito che è fondamentale garantire una giusta retribuzione per operatori e operatrici e che occorre aumentare le risorse del Comune.
Amalia Santiangeli (PD) ha chiesto approfondimenti sui possibili scenari in caso di aumento degli utenti, Angelo Catanzaro (PD) sulla possibilità di istituire un Osservatorio, Pietro Tuttolomondo (PD) sui punti unici di accesso ai servizi.
Infine, Anna Borasi (PD), condividendo l’atto, ha ribadito l’esigenza di monitorare il percorso e di garantire una tutela reale per lavoratori e lavoratrici, anche con interventi legislativi a livello nazionale.
Massimiliano Quirico