La rappresentanza ucraina, quasi tutte donne, ha manifestato la propria riconoscenza al Consiglio comunale per la solidarietà che ha espresso loro fin dai primi giorni di guerra, prospettando anche un gemellaggio fra Torino e Dnipro. Le portavoce della comunità hanno poi proposto la loro associazione come soggetto attivo per iniziative culturali, sociali e di integrazione (è in progetto un centro culturale ucraino, per la sede chiedono un aiuto), esprimendo la volontà di vedere il loro paese integrato nell’Unione Europea.
Un incontro con la comunità degli Ucraini in esilio a Torino
La Conferenza dei capigruppo ha incontrato una delegazione della Comunità degli Ucraini a Torino, che aveva organizzato un presidio di fronte a Palazzo Civico in occasione del 500° giorno di guerra in seguito all’aggressione del loro Paese da parte della Federazione Russa.
In Piemonte, hanno spiegato, ci sono 10.200 rifugiate e rifugiati Ucraini, il 20% dei quali vivono a Torino. I rapporti tra Italia e Ucraina sono antichi, hanno sottolineato, risalendo alla presenza di mercanti veneziani nel XIII secolo e proseguendo con intensi scambi culturali nel Rinascimento, con la presenza di studenti e docenti ucraini nelle università di Padova (della quale uno di essi fu vicerettore) e Bologna.
Claudio Raffaelli