Tre anni di lavori, un tunnel lungo 2.7 chilometri, largo nove metri e mezzo, che corre a otto metri di profondità sotto una delle principali arterie di scorrimento in città, in un’area densamente popolata. Un’opera impegnativa, dunque, destinata a collegare la linea ferroviaria per l’aeroporto e per Lanzo-Ceres con l’asse viario su ferro che conduce verso la stazione di Porta Susa e il sistema ferroviario metropolitano. I primi lavori per la preparazione dell’area di cantiere sono previsti entro una decina di giorni ed oggi le commissioni Ambiente e Trasporti di Palazzo Civico, hanno affrontato le tematiche ambientali connesse alla prossima apertura del cantiere, insieme ai tecnici della società di committenza SCR Piemonte e ARPA Piemonte. Come è stato illustrato in commissione, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha formulato alcune prescrizioni in materia ambientale. Su ogni aspetto relativo al cantiere ormai di prossima apertura – per elencarne alcuni mantenimento delle alberate, traffico, soluzioni tecnico-costruttive por l’allestimento del cantiere, polveri legate allo smantellamento del cavalcavia e qualità dell’aria, falda acquifera sottostante, rumori, smaltimento dei 580mila metri cubi di terra di scavo – SCR, ARPA e impresa costruttrice hanno progettato tutti gli interventi necessari. Previsto, tra l’altro, anche il monitoraggio della stabilità dei palazzi più contigui all’area di cantiere. Lo smantellamento del cavalcavia sarà svolto in più fasi, da una prima fresatura degli asfalti sino al sezionamento, rimozione e demolizione dei vari segmenti, il tutto utilizzando tecniche di protezione per la caduta di materiali e il contenimento delle polveri. Numerosi alberi dovranno essere abbattuti, ma è prevista la loro sostituzione, con un incremento numerico. Le nuove piante, acquistate già piuttosto sviluppate, verranno allevate per gli anni di durata del cantiere in modo da essere, quando ricollocate sull’area d’origine, già abbastanza grandi. Gli alberi che non saranno toccati durante il periodi di cantierizzazione verranno costantemente sottoposti a controlli sul loro stato di salute. Prevista anche una puntuale informazione nei confronti dei residenti in zona, con periodici volantinaggi e con un sito web dedicato, di prossima realizzazione. I trecento posti auto oggi esistenti sotto il cavalcavia destinato a scomparire saranno provvisoriamente ricavati in altre aree di sosta provvisorie. L’area cani oggi esistente in largo Grosseto subirà un ridimensionamento dovuto al cantiere, restando agibile solo per una parte.
Claudio Raffaelli