Torino Plurale è un progetto nato a marzo 2020, durante il lockdown, per iniziativa di una trentina di associazioni torinesi di comunità che, coordinate dalla Città di Torino, hanno distribuito cibo e generi di prima necessità alle persone in difficoltà durante la pandemia di Covid-19.
Lo ha spiegato il funzionario Fausto Sorino del Servizio Giovani e sviluppo di comunità, audito il 7 luglio 2022 nella seduta della Commissione consiliare Diritti e Pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Lista Civica per Torino).
Terminata l’emergenza, il progetto è continuato, grazie anche alla collaborazione con le Case del Quartiere, e si è allargato ad altri enti e altri servizi, ad esempio per dare assistenza gratuita nelle pratiche anagrafiche o nella richiesta del reddito di cittadinanza, sia a persone italiane che migranti, oppure per contrastare la solitudine, in un’ottica di welfare rigenerativo, di prossimità. Come ha raccontato Sara Medici della Rete delle Case del Quartiere, che ha sottolineano il lavoro di rete e di supporto, anche economico, alle varie associazioni che fanno parte di Torino Plurale (attualmente, 37).
Nel dibattito in Commissione, il consigliere Ahmed Abdullahi (PD) ha ringraziato la rete di Torino Plurale per il lavoro straordinario che sta facendo con le associazioni di migranti e delle diaspore, anche per contrastare razzismo e intolleranza.
Ivana Garione (Moderati) ha chiesto informazioni sulle prospettive del progetto, Anna Maria Borasi (PD) ed Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) sul finanziamento delle iniziative, Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) sui rapporti con VolTo.
Infine, la presidente Elena Apollonio (Lista Civica per Torino) ha rimarcato l’importanza del lavoro svolto dagli Uffici della Città per attivare percorsi di cittadinanza attiva e favorire le pari opportunità.
Massimiliano Quirico