Quale sarà il futuro di Stellantis e degli stabilimenti torinesi ex Fiat?
Se ne è discusso con i sindacati nella seduta del 21 luglio 2023 della Terza Commissione, presieduta da Pierino Crema (PD).
Lida Mannucci, della segreteria Fismic Piemonte, ha espresso preoccupazione per il sito di Mirafiori. Doveva diventare il ‘polo del lusso’ – ha detto – ma ora si producono solo 55 vetture Maserati al giorno e la 500 elettrica.
Per Calogero Taormina, sempre della Fismic, l’economia circolare è un’ottima opportunità, ma non porterà all’assunzione di nuova manodopera. Servono investimenti a lungo termine, soprattutto per le carrozzerie di Mirafiori – ha ribadito.
Mirafiori doveva diventare il polo dell’elettrificazione, mentre ora ospita solo produzioni di nicchia – ha dichiarato Ciro Marino, segretario torinese dell’Ugl Metalmeccanici – e lo stabilimento si sta spegnendo. Vorremmo sapere da Stellantis – ha concluso – quale sarà il futuro dello stabilimento.
Mirafiori è una realtà eterogenea, una sorta di fabbrica diffusa che occupa una superficie di 3 milioni di mq – ha spiegato Fabrizio Amante dell’Aqcf-r – e con la transizione ecologica stanno cambiando le produzioni. Occorrono progetti concreti, oltre ai proclami, e serve che le Istituzioni sensibilizzino l’azienda a mantenere inalterato l’assetto occupazionale di Mirafiori – ha dichiarato.
Nel dibattito in Commissione, Andrea Russi (M5S) si è detto preoccupato per lo spostamento delle produzioni di Stellantis all’estero, anche perché il turismo – ha affermato – non potrà mai sostituire il settore manifatturiero a Torino. Convochiamo Stellantis in Commissione – ha chiesto – per fare chiarezza sulla situazione e giocare a carte scoperte.
Pierino Crema (PD) ha ribadito la necessità di preservare il settore automotive a Torino, con tutto il suo indotto, e ha criticato le “assenze eccessive” di consigliere e consiglieri nella seduta di Commissione. Ha quindi annunciato che a settembre il sindaco Stefano Lo Russo parteciperà alla discussione in Commissione.
È necessario un cambio di marcia nelle interlocuzioni con l’azienda – ha detto Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – per sbloccare una situazione cristallizzata da anni e accompagnare adeguatamente la transizione ecologica.
Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha criticato le numerose assenze in riunione di consigliere e consiglieri di maggioranza e ha evidenziato la necessità di non interrompere la produzione dei motori endotermici, per non perdere produzioni e posti di lavoro.
Oltre a Stellantis, bisogna avere una visione globale di tutto l’indotto del territorio – ha affermato l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero – e il processo di trasformazione deve riguardare tutta la filiera dell’automotive.
Massimiliano Quirico