Mentre si sta perfezionando l’acquisto del dieci per cento del capitale societario da parte della Regione Piemonte, la Soris (Società Riscossione Spa) che si occupa di riscuotere tasse e imposte comunali è orientata a diventare una struttura operante su scala provinciale; contatti sono in corso con Comuni limitrofi alla Città per subentri nella compagine azionaria. Lo hanno ribadito i vertici dell’azienda torinese presenti oggi in Commissione Bilancio dove hanno ragguagliato i consiglieri comunali sul processo di efficientamento nella fase decrescente della pandemia.
Gli incassi dai 185 milioni del 2019 sono in crescita. A giugno di quest’anno ammontano già a circa 140 milioni gli introiti delle riscossioni riferiti all’esercizio 2021, con oltre sessantadue ascrivibili al coattivo. Procedono gli investimenti informatici per 8,5 milioni nella prospettiva di fornire servizi più efficienti ai cittadini torinesi. Il Patto per Torino siglato nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale con il Governo (consentirà l’introito nelle casse municipali di oltre un miliardo nei prossimi vent’anni) prevede anche il miglioramento della qualità del servizio della concessionaria. Ad esempio un nuovo servizio di assistenza alla clientela (un customer care) è in cantiere ed è obiettivo primario della società di via Vigone. Saranno inaugurati a breve nuovi punti blu con personale di assistenza ai cittadini rivolti soprattutto ad anziani e a cittadini stranieri dove si potrà pagare anche in contanti. Gli sportelli della società sono aperti normalmente al pubblico su prenotazione.
In base agli accordi del Patto la società sta rivedendo la dinamica dei pagamenti rateali. Al massimo sono previste trentasei rate, pur mantenendo la possibilità di abbreviare i termini entro i 12 mesi per l’estinzione di un debito.
(Roberto Tartara)