Vivere in una città in cui tutti e tutte abbiano pari diritti e pari opportunità.
Con questo obiettivo, è nato il progetto “School revolution”, per un’educazione di genere e sentimentale attraverso la pratica teatrale. Per ascoltare se stessi e gli altri e per avere una maggiore consapevolezza e riuscire a esprimersi.
L’iniziativa è stata presentata nella seduta del 13 luglio 2023 delle Commissioni Diritti e pari opportunità e Quinta, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), dalle associazioni proponenti: Torino città per le donne, Teatro al femminile, Pem.
Il contrasto alla violenza di genere – ha spiegato Antonella Parigi dell’associazione Torino città per le donne – parte dall’educazione sentimentale a scuola, fornendo strumenti adeguati. Il teatro diventa vita vissuta, momento di formazione – ha detto, spiegando che il progetto intende avviare convenzioni biennali e triennali per diffondere il teatro nelle scuole.
Gabriele Vacis, dell’associazione Pem – Potenziali Evocati Multimediali, ha evidenziato la necessità di stabilire un dialogo intergenerazionale, come è stato sperimentato con il progetto di video colloqui “Linee d’ombra”, ispirato al libro “La linea d’ombra” di Joseph Conrad.
Nel dibattito in Commissione, Ludovica Cioria (PD) ha sottolineato l’importanza di prendersi cura dei giovani e delle loro esperienze e di renderli protagonisti, mettendo da parte il paternalismo, e dando voce alle donne nel teatro, contrastando il patriarcato.
Anche Sara Diena (Sinistra Ecologista) e Lorenza Patriarca (PD) hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa, che offre spazi di confronto e dialogo ai giovani. Bisogna implementare, valorizzare e mettere in rete progetti del genere, che gettano ponti tra le generazioni – hanno aggiunto Caterina Greco (PD) e Ahmed Abdullahi (PD).
Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha chiesto approfondimenti sull’integrazione nel progetti di italiani e migranti.
L’assessora alla Cultura Rosanna Purchia ha ribadito la necessità di rafforzare le sinergie sul tema delle donne e dei giovani, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19.
Massimiliano Quirico