Un progetto piuttosto articolato che nasce con un bando del Ministero dell’Ambiente e finisce con la riqualificazione urbanistica in chiave di mobilità sostenibile di San Salvario. Un progetto, Torino Mobility Lab, realizzato dai tecnici della Divisione infrastrutture e mobilità e del Laboratorio città sostenibile di ITER con la collaborazione del dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano e dell’Associazione temporanea d’impresa. Per presentarlo, l’assessora Maria Lapietra e i tecnici che lo hanno elaborato, sono intervenuti durante la seduta odierna della commissione “Urbanistica” riunita in congiunta con l’omologa circoscrizionale. Un progetto di ampio respiro che ha avuto inizio nel 2016 con il bando riguardante il programma sperimentale di mobilità sostenibile casa-scuola casa-lavoro e si è sviluppato dal 2017 con l’assegnazione di un milione di euro da parte del Ministero Ambiente alla Città di Torino, su un costo totale previsto di 4 milioni e 145mila euro, per il progetto classificatosi terzo nella graduatoria finale.
Rallentato dalla pandemia, oggi può ripartire attraverso il confronto con Circoscrizione 8, associazioni e residenti. Punti chiave: la riduzione delle sostanze inquinanti, del traffico e delle barriere architettoniche; la promozione di un modello d’intervento sulla mobilità sostenibile, armonizzando analisi dei bisogni con percorsi di progettazione partecipata dagli attori attivi sul territorio. Quasi ultimate le prime interlocuzioni, il progetto è pronto per passare alla fase attuativa. Da settembre le prime sperimentazioni in San Salvario, con le risorse disponibili. Il progetto spazia dalla gerarchia stradale che sistemizza zone 30, percorsi pedonali, piste ciclabili, zone di mobilità condivisa con interventi di design sociale, mappatura delle barriere architettoniche, riprogettazione di spazi urbani definiti, il divieto di accesso alle automobili nello spazio stradale prospicente alcune scuole del quartiere. Nel dettaglio, gli interventi riguardano la riduzione della carreggiata automobilistica di via Madama Cristina per ottenere spazi pedonali in corrispondenza delle undici attuali fermate di Gtt; una nuova piazza sull’asse di corso Marconi; la pedonalizzazione della porzione di via Morgari compresa fra la chiesa del Sacro Cuore e il Giardino Donatello. Ed ancora: una nuova area pedonale di fronte alla scuola d’infanzia “Baj” di via Principe Tommaso, il recupero dei marciapiedi di corso Raffaello, la pista ciclabile di via Nizza, il completamento della riqualificazione di piazza Carducci. Durante la presentazione non sono mancate critiche e domande, soprattutto dai consiglieri della Circoscrizione 8. Anche per questo, il presidente della commissione Roberto Malanca ha deciso di riconvocare presto una nuova riunione congiunta per approfondire ulteriormente i vari aspetti del progetto.
Marcello Longhin