Quattordici cartelle dattiloscritte, lette in Sala Rossa nel corso di una ventina di minuti in alternanza a un costante sorseggio di acqua naturale. Nonostante l’abitudine, parlare a lungo in pubblico resta per i più un esercizio dai tratti defatiganti.
Oggi pomeriggio l’assessore al Bilancio della Città, Sergio Rolando, ha illustrato in Consiglio comunale le caratteristiche del Bilancio di previsione definendolo un “bilancio connotato sicuramente da sacrifici, un bilancio prudente”.
Dopo un’ampia carrellata sulla contingente situazione economica e finanziaria sui piani internazionale, nazionale, regionale e torinese, Rolando ha ripercorso il ragionamento generale sui vincoli dai quali l’Amministrazione è dovuta partire per predisporre la manovra triennale.
Com’è noto, ha ricordato, la Corte dei Conti ha invitato la Città a una rigorosa revisione della spesa corrente; a una corretta rappresentazione delle entrate non ripetitive; a non usare vincoli e accantonamenti non effettivamente finanziati; a provvedere in modo severo a una modifica delle procedure di riscossione; a regolarizzare i rapporti finanziari pendenti nei confronti di Infra.To e Gtt.
Nel bilancio 2018 – ha detto l’assessore – le spese correnti previste al netto dei fondi e delle spese coperte da contributi, ammontano a 1.119 milioni di euro, 24 milioni in meno rispetto al dato consolidato del rendiconto 2016 che ammontava a 1.143 milioni.
E’ incrementato il Fondo crediti di dubbia esigibilità, da 71 a 90 milioni; sono accantonati flussi attivi sui contratti di finanza derivata a titolo di ‘Fondo rischi strumenti derivati’.
Tra le altre voci il relatore ha segnalato la diminuzione dell’uso degli oneri di urbanizzazione per la copertura delle spese di manutenzione da 29,2 a 20.5 milioni; la previsione di adeguati finanziamenti a favore di Gtt e InfraTo per il pagamento di investimenti; la riduzione dell’esposizione debitoria dell’ente con la previsione di nuovi mutui nel 2018 per un importo prudenziale di circa 5 milioni per garantire la tutela del patrimonio, della viabilità e delle aree verdi; la riduzione di finanziamenti in conto capitale per gli enti culturali del tutto ricompensata nella parte corrente.
Diminuiscono i costi del personale nonostante il rinnovo del contratto nazionale, ha aggiunto Rolando, grazie al contenimento del turnover.
Per la parte delle entrate il ‘previsionale’ contempla entrate straordinarie derivante dalla dismissione di immobili e di partecipazioni azionarie; il piano di alienazioni e valorizzazioni vede un’operazione strategica pluriennale di dismissioni di oltre 100 immobili della Città (33 milioni di entrate previste per il 2018).
Rolando ha ricordato l’operazione di FSU con la scissione della società detenuta oggi per il 50 per cento da FCT e per il restante 50 dal Comune di Genova in grado di generare dividendi per la parte corrente con la vendita di azioni Iren.
Il bilancio di Previsione, ha concluso Rolando pur nella necessità di contenere la spesa conferma il finanziamento delle agevolazioni Tari a basso reddito in base alle fasce Isee. Per le attività commerciali che hanno sede in zone interessate dalla presenza di cantieri per grandi opere pubbliche sono programmati sgravi per Tari, Cimp e Cosap.
(Roberto Tartara)