Rappresenta un pezzo significativo della Torino sportiva del primo dopoguerra. Costruito nel 1920, il motovelodromo, oggi intitolato a Fausto Coppi, ha ospitato in quel periodo manifestazioni ciclistiche di rilevanza internazionale ed anche eventi legati ad altri sport, quali il calcio e il rugby. Semidistrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, e ricostruito, ha avuto poi un lento declino che lo porta, oggi, ad essere una struttura di diffcile gestione e con grandi incongnite sul suo possibile utilizzo.
Anche per questo, nel primo pomeriggio, i consiglieri della commissione Urbanistica hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’impianto. Una visita approfondita effettuata insieme ai responsabili delle associazioni che in questo momento gestiscono, provvisoriamente, l’impianto. Utile per visionare da vicino la situazione e valutare eventuali criticità quali la mancanza di spogliatoi e il pessimo stato del manto erboso e della pista.
Marcello Longhin