È iniziata con un minuto di silenzio per ricordare Masha Amini e tutte le donne che si battono per la propria libertà, anche a costo della vita, la seduta del 6 ottobre 2022 della Commissione Diritti e Pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Lista Civica per Torino).
Durante la riunione è stata quindi presentata Ready, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Sono 269 gli enti che aderiscono – hanno spiegato gli uffici del Servizio Lgbt del Comune di Torino, che gestisce la segreteria della rete nazionale. L’adesione non comporta oneri economici, ma impegna chi sottoscrive la Carta di intenti ad agire secondo le linee guida proposte. E ogni anno i partner si incontrano per fare il punto della situazione (nel 2022 a Parma).
In particolare, la rete favorisce una pianificazione strategica degli enti che tenga conto della pluralità delle utenze, comprese le persone lgbt, e lo scambio di buone prassi tra i soggetti partner.
La rete promuove azioni positive e si occupa anche di realizzare campagne di sensibilizzazione e di interloquire con Ministeri e altri Enti per contrastare le discriminazioni.
Inoltre, Ready è utile per implementare le reti internazionali – ha aggiunto l’assessore ai Diritti della Città di Torino, Jacopo Rosatelli.
Nel dibattito in Commissione, la consigliera Valentina Sganga (M5S) ha chiesto di riprendere il tema delle trascrizioni in anagrafe dei figli delle coppie gay.
Argomento condiviso anche da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), che ha ribadito l’importanza della rete Ready e la necessità di farla ulteriormente crescere in Italia. Anche per sensibilizzare maggiormente i giovani – ha aggiunto Silvia Damilano (Torino Bellissima).
Silvio Viale (Lista Civica per Torino) ha quindi ricordato che è ancora in attesa di essere esaminata una sua proposta di mozione sulle trascrizioni.
Massimiliano Quirico