Fra i tanti effetti che la pandemia, ancora in corso, lascerà in eredità alle nostre città, il pacchetto di fondi stanziati dall’Unione Europea come politica di sostegno per le singole nazioni, sarà sicuramente il meno doloroso. Fra i diversi interventi realizzati, nell’ambito del programma Next Generation EU sono stati stanziati 47,5 miliardi per il React-EU (Recovery assistance for cohesion and the territories of Europe) destinati alle iniziative a sostegno di una ripresa economica verde, digitale e resiliente. Dei 13,5 miliardi riservati al nostro Paese, circa 70 milioni di euro saranno assegnati a Torino e alla Città metropolitana. Per illustrare i dettagli delle modalità con cui verranno impiegati quei fondi, con particolare riferimento all’ambito del verde cittadino, gli assessori Marco Pironti e Alberto Unia sono intervenuti questo pomeriggio ad una seduta della commissione Ambiente, presieduta da Federico Mensio. Per cominciare, Pironti ha inquadrato l’intervento, spiegando che sarà incardinato su quattro temi fondamentali: la progettazione, in collaborazione con le circoscrizioni, dovrà essere partecipata, dinamica, vivibile e solidale. Ci sarà spazio per la riqualificazione del verde, per l’evoluzione del sistema informativo dei tributi e dell’edilizia, per la riqualificazione energetica delle scuole superiori, per gli interventi su traffico e mobilità sostenibile, per l’implementazione di progetti riguardanti il paniere alimentare l’abitare solidale e i percorsi occupazionali. E’ toccato invece ad Alberto Unia entrare nello specifico degli interventi sul verde cittadino. Otto progetti che spaziano dalla riqualificazione dei parchi cittadini con metodi innovativi alla riqualificazione ambientale dei quartieri, passando attraverso la forestazione urbana, il piano per la qualità e il monitoraggio dell’aria, la posa di nuove attrezzature sportive nelle aree verdi, il consolidamento del verde nei viali e nei grandi corsi cittadini. Un progetto di ampio respiro, definito “Verde resiliente” destinato ad accompagnare Torino fuori dalla pandemia e verso un 2030 sostenibile.
Marcello Longhin