Il maresciallo della polizia Rosario Berardi è stato ricordato stamani a 40 anni dall’attentato nel quale perse la vita con una messa in suffragio presso l’Istituto delle suore carmelitane di Santa Teresa. Subito dopo la funzione, una corona di alloro è stata deposta presso la lapide che lo ricorda, nell’omologo Largo Berardi.
La cerimonia è stata curata dall’Asevit, l’Associazione Europea Vittime del Terrorismo presieduta dal figlio dello scomparso, Giovanni Berardi.
Il maresciallo di pubblica sicurezza dell’antiterrorismo fu ucciso il 10 marzo del 1978 a Torino, a una fermata dei tram di corso Belgio; il giorno dopo, il suo omicidio venne rivendicato dai capi storici delle Brigate Rosse che erano sotto processo dal giorno prima, nelle aule della ex caserma Lamarmora di Torino.
Nel ’78 Berardi era il responsabile del primo posto di polizia aperto a Porta Palazzo, ma era stato alla Digos dal ’69 quando ancora si chiamava Squadra Politica. A ucciderlo furono Patrizio Peci, Nadia Ponti, Cristoforo Piancone e Vincenzo Acella che lo attesero sotto casa, lo pedinarono per un centinaio di metri e gli spararono nella schiena e nella nuca davanti alla fermata del tram.
Alla cerimonia sono intervenute autorità civili e militari. La città, presente il Gonfalone civico, è stata rappresentata dal presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci.
(Roberto Tartara)