Quale futuro per Torino

Com’è percepita Torino, come viene immaginata da residenti, addetti ai lavori e turisti. E, soprattutto, quale futuro si può ipotizzare per la vecchia capitale del Regno? Per avere qualche risposta, utile per indirizzare le prossime scelte strategiche, la Città ha realizzato un’indagine demoscopica che ha coinvolto gruppi ben precisi di intervistati. Cittadini torinesi, turisti italiani e stranieri, studenti universitari, dipendenti comunali e poi, gli stakeholders: aziende private, enti e istituzioni pubbliche, associazioni, sindacati, ordini professionali, che hanno motivi più che validi per ragionare sulla Torino che verrà, partendo dall’analisi di che Torino è, oggi. I risultati dell’indagine sono stati condivisi ieri pomeriggio durante un incontro ospitato dal Teatro Ragazzi e giovani di corso Galileo Ferraris. Sul palco, con il sindaco Stefano Lo Russo, il gotha dell’imprenditoria del territorio: Oscar Farinetti di Eataly, Marco Boglione di BasicNet, Alessandra Bianco per Lavazza, Piera Domenica Gallo per Stellantis e Maurizio Scanavino in rappresentanza della Juventus. In platea, assessori e numerosi consiglieri del Comune di Torino oltre ad un manipolo di curiosi, interessati a conoscere gli esiti dell’indagine. Poche domande, precise. Risposte concordanti, per descrivere Torino, città unica, poliedrica e vivibile, inclusiva ed accogliente. Che sorprende con il suo fascino discreto ed è custode della storia dell’industria dell’auto, del cinema, dell’antico Egitto. Città operosa, solidale ed elegante, dove manifattura e innovazione trovano casa. Alla nostra città viene riconosciuta la capacità di cambiare, una trasformazione che negli ultimi trent’anni si è estrinsecata nella progressiva riduzione della vocazione industriale per aumentare le opportunità di crescita e sviluppo in tutti i settori dell’imprenditoria, con una nuova immagine da presentare agli osservatori esterni mescolato al ritrovato orgoglio dei residenti di sentirsi parte di una città dinamica e moderna. Adesso, con l’operazione in corso, la Città si muove per realizzare una nuova strategia che sappia unire le forze di enti istituzionali e soggetti privati nell’ottica di rafforzarne ulteriormente l’identità e la capacità di competere con le altre città italiane e le grandi metropoli europee e mondiali.
Marcello Longhin